Fiumicino, disagi in agguato. Oggi all’aeroporto Leonardo da Vinci si fermano taxi ed Ncc. La protesta in atto dalle 8 alle 14 è stata indetta nell’area degli arrivi dei terminal T1, T2 e T3 «per denunciare il crescente fenomeno messo in atto da parte di alcune “figure” che senza alcun titolo procacciano e intermediano corse illegalmente, dietro compenso a favore di autisti che non hanno alcun diritto e titolo a stare in aeroporto a discapito della categoria Taxi e Ncc di Roma e Fiumicino», fanno sapere i sindacati.
Che protestano anche contro «il mancato rispetto della legge regionale che prevede per gli operatori del trasporto pubblico non di linea (Taxi e Ncc di Roma e Fiumicino), la possibilità di disporre di appositi spazi all’interno dell’aerostazione mentre i titolari di Ncc provenienti da altri comuni possono espletare il servizio per la propria clientela liberamente e senza alcun controllo»
Per questo secondo Uritaxi Lazio, Unica Taxi Cgil, Anc Trasporto Persone, Federncc Confcommercioroma, Fai Confcommercio, Confartigianato Lazio, Atpl Claai, Cna Taxi, Uri, Fast Confsal e Uti, tassisti ed Ncc, «rischia di sparire dall’aeroporto il servizio di Taxi e Ncc regolari a disposizione dell’utenza, che a tutt’oggi viene garantito solo grazie alle iniziative delle associazioni di categoria; anche per via della presenza del servizio dei Bus Gran Turismo di collegamento tra l’Aeroporto di Fiumicino e la città di Roma, da tempo dichiarato illegittimo».
I motivi dell’agitazione riguardano anche gli Ncc che «non sono un servizio che si rivolge all’utenza in transito ma ad una specifica, che ha già precedentemente effettuato la prenotazione, motivo per cui gli stalli oggi previsti sono esclusivamente per il carico e lo scarico della clientela, ed è quindi vietata la sosta».
Ma c’è chi si dissocia: «Non aderiremo allo sciopero strumentale che alcune organizzazioni sindacali hanno indetto – fanno sapere Uiltrasporti taxi, Federtaxi Cisal, Ugl Taxi, Fit Cisl taxi e Ati taxi – Anche questa volta si è preferito distogliere l’attenzione sulle vere problematiche della categoria taxi e stringere un sodalizio con strutture che rappresentano interessi del tutto diversi da quelli dei tassisti. Per quanto ci riguarda, al fine di contrastare l’abusivismo ed eliminare le disparità di trattamento tra i tassisti abbiamo già avviato un confronto con Adr e non scenderemo in strada con chi notoriamente chiede l’abolizione del principio di territorialità attraverso le modifiche della Legge 21/1992».
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Ultima modifica: 25 Ottobre 2016