Le attuali 700 licenze taxi a Bologna «sono insufficienti». Il servizio dunque «va potenziato», soprattutto di notte, quando gira solo il 20% delle auto. A dirlo, ieri, l’assessore al Traffico Irene Priolo. «Le nuove 36 licenze serviranno proprio a questo», auspica l’assessore, anche se il problema della copertura notturna resta. «Stiamo lavorando a una revisione dell’accordo fatto a febbraio dello scorso anno, per fare in modo che gli orari e le disponibilità siano maggiori. Se pensiamo che questo 20% della flotta deve coprire l’aeroporto per i voli notturni è chiaro che il servizio deve essere potenziato», spiega.

A proposito di taxi insufficienti, ieri e giovedì, a causa della neve e del maltempo diversi cittadini hanno dovuto rinunciare a prendere un taxi. O a prenotarlo. Perché nei fatti era impossibile farlo. Tempi di attesa più lunghi del solito e prenotazioni bloccate; code soprattutto davanti all’aeroporto, centralini presi d’assalto: questa la situazione del servizio taxi, nella giornata di ieri. Una giornata non semplice per l’utenza e per i tassisti, che hanno incassato le lamentele cercando comunque di rispondere a tutte le richieste. «Quando c’è l’allarme neve è tutto più difficile ma non dipende da noi — si giustifica Franco Sarti del sindacato Unica Taxi —. Aumenta la domanda, ma è fondamentale in questi casi anche il ruolo dell’amministrazione che controlli se è possibile mettere fuori tutte le macchine a disposizione. Sulla carta nelle ultime 24 ore erano attivi tutti i turni e tutte le 706 licenze area vasta vetture. I turni di riposto teoricamente soppressi». «C’era l’allerta meteo — spiega Riccardo Carboni, presidente di Cotabo — e come da prassi siamo stati avvisati dalla protezione civile ed è partita la sospensione delle prenotazioni, anche a garanzia del servizio per il cliente. Poi, complice la gelata, gli aerei che non sono partiti, i treni in ritardo e il trasporto pubblico che ha subito un forte rallentamento abbiamo avuto più richieste del solito. Ma abbiamo fatto il possibile. La flotta era tutta operativa, sono saltati anche i turni di riposo. C’era un po’ di attesa più lunga ai centralini ma abbiamo gestito tutto al meglio», rivendica Carboni. Fatto sta che molti cittadini non hanno avuto questa percezione.

Il tema del numero delle auto bianche in campo, dunque, esiste. Lo sa bene l’assessore Priolo, che ricorda come Palazzo D’Accursio «stia aspettando una risposta dall’authority per emettere altre 36 licenze», con l’obiettivo di metterle a disposizione «in favore del turno di notte. Non c’è solo un tema di sicurezza — sostiene Priolo — ma anche di cambio di stili di vita delle persone». Anche quelle 36 licenze, avverte però l’assessore, «potrebbero non essere sufficienti come risposta alla domanda in città, quindi con il Piano del traffico cercheremo di capire se implementare ulteriormente le licenze o mettere in campo servizi complementari». A Bologna, sostiene Priolo, «non possiamo permetterci di avere un servizio taxi carente in quelle fasce orarie. Cerchiamo di fare in modo che il servizio sia all’altezza della nostra città». Per questo, Priolo si augura che «il servizio di car sharing arrivi il prima possibile, per l’impatto che può avere rispetto al servizio diurno. Spero che questo possa spingere il nostro servizio taxi ad ampliarsi e a spostarsi su altre fasce», conclude.

 

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Ultima modifica: 5 Marzo 2018