COMUNICATO STAMPA

Se il Governo avesse pensato di reagire all’ultimo sciopero indetto da alcune sigle di rappresentanza del settore, inserendo il trasporto pubblico non di linea nel d.d.l. concorrenza, il risultato è stato quello di produrre una mobilitazione unitaria di tutti i sindacati dei lavoratori come non avveniva dal 2012.

L’inserimento nel d.d.l. è contro ogni logica giuridica ed economica, in quanto si pretenderebbe di rimettere a logiche di mercato, un settore che, in quanto amministrato come servizio pubblico, a tariffa amministrata, con obbligo di servizio e turnazioni imposte, non può per essenza subire concorrenza da chi a queste regole non è sottoposto. Diversamente, infatti, sarebbe il legislatore stesso a legalizzare un fenomeno di concorrenza sleale a vantaggio di alcuni ed a svantaggio dei tassisti.

Ma ancor più grave, perché capace di minare ogni fiducia nella classe dirigente, l’inserimento nel d.d.l. concorrenza rappresenta anche la violazione di accordi siglati nel febbraio 2019 dai tassisti con questo Parlamento. Essi, dopo aver accettato una serie di costose novità normative, attendono da tre anni i relativi decreti attuativi che darebbero concretezza ai pronunciamenti della politica in favore della legalità, contro l’abusivismo di operatori scorretti e multinazionali allergiche alle regole pubbliche. Oggi, violando la parola data, non solo si vanno a cestinare gli impegni pattuiti, ma addirittura si vorrebbero nuovamente cambiare le regole del gioco!

È questa mancanza di lealtà istituzionale verso un settore che ha, tra i servizi pubblici, indici di gradimento che non hanno pari (tra l’80% e il 90% a seconda delle città), per consegnarlo alla voracità speculativa delle multinazionali, che ha ricompattato i sindacati dei lavoratori con lo sciopero del prossimo 24 novembre ed iniziative nazionali e locali che andranno ad oltranza finché l’art. 8 del d.d.l. concorrenza non sarà ritirato e non saranno emanati i decreti attuativi relativi alla l. 12/19.

I tassisti non si tireranno indietro, perché hanno capito che stavolta più di sempre c’è in gioco il futuro del settore e delle loro famiglie!

Claudio Giudici – Presidente nazionale Uritaxi

 

Relativa rassegna stampa:

CONCORRENZA: MERCOLEDI’ 24 NOVEMBRE SCIOPERO NAZIONALE DEI TASSISTI* = Giudici (Uritaxi): “Con il ddl si tradisce un accordo per avvantaggiare le multinazionali. Noi rispondiamo con manifestazioni unitarie ad oltranza” Firenze, 11 nov. – (Adnkronos) – “Manifestazioni unitarie e ad oltranza contro il ddl concorrenza”. E’ quanto annuncia Uritaxi, uno dei sindacati più rappresentativi della categoria dei tassisti, per protestare contro il riordino dei servizi di mobilità urbana non di linea inseriti dal Governo nel disegno di legge concorrenza. Lo sciopero è stato proclamato per il 24 novembre, con iniziative locali e nazionali che proseguiranno fino a quando, ribadisce la sigla sindacale, l’articolo 8 del ddl concorrenza non sarà ritirato e non saranno emanati i decreti attuativi della legge 12 del 2019. “L’inserimento nel ddl – protesta il presidente di Uritaxi, Claudio Giudici – è contro ogni logica giuridica ed economica, in quanto si pretenderebbe di rimettere a logiche di mercato un settore che, in quanto amministrato come servizio pubblico, a tariffa amministrata, con obbligo di servizio e turnazioni imposte, non può per essenza subire concorrenza da chi a queste regole non è sottoposto. Diversamente, infatti, sarebbe il legislatore stesso a legalizzare un fenomeno di concorrenza sleale a vantaggio di alcuni ed a svantaggio dei tassisti”. ”Ancor più grave, perché capace di minare ogni fiducia nella classe dirigente, l’inserimento nel ddl concorrenza rappresenta anche la violazione di accordi siglati nel febbraio 2019 dai tassisti con questo Parlamento. Dopo aver accettato una serie di costose novità normative – prosegue Giudici – attendiamo ancora da tre anni i relativi decreti attuativi che darebbero concretezza ai pronunciamenti della politica in favore della legalità, contro l’abusivismo di operatori scorretti e multinazionali allergiche alle regole pubbliche. Oggi, violando la parola data, non solo si vanno a cestinare gli impegni pattuiti, ma addirittura si vorrebbero nuovamente cambiare le regole del gioco”. (segue) (Zto/Adnkronos)

Legislatore va a legalizzare fenomeno di concorrenza slealè (ANSA) – FIRENZE, 11 NOV – «Mercoledì 24 novembre sciopero nazionale dei tassisti» perché «con il Ddl concorrenza si tradisce un accordo per avvantaggiare le multinazionali. Noi rispondiamo con manifestazioni unitarie ad oltranza». Lo annuncia in una nota Uritaxi, sindacato dei tassisti, riguardo alla protesta contro il riordino dei servizi di mobilità urbana non di linea inseriti dal Governo nel disegno di legge concorrenza. Lo sciopero è stato proclamato per il 24 novembre, con iniziative locali e nazionali che proseguiranno fino a quando «l’articolo 8 del ddl concorrenza non sarà ritirato e non saranno emanati i decreti attuativi della legge 12 del 2019». «L’inserimento nel ddl – protesta il presidente di Uritaxi, Claudio Giudici – è contro ogni logica giuridica ed economica, in quanto si pretenderebbe di rimettere a logiche di mercato un settore che, in quanto amministrato come servizio pubblico, a tariffa amministrata, con obbligo di servizio e turnazioni imposte, non può per essenza subire concorrenza da chi a queste regole non è sottoposto. Diversamente, infatti, sarebbe il legislatore stesso a legalizzare un fenomeno di concorrenza sleale a vantaggio di alcuni ed a svantaggio dei tassisti». «Ancor più grave, perché capace di minare ogni fiducia nella classe dirigente, l’inserimento nel ddl concorrenza rappresenta anche la violazione di accordi siglati nel febbraio 2019 dai tassisti con questo Parlamento. Dopo aver accettato una serie di costose novità normative – prosegue Giudici – attendiamo ancora da tre anni i relativi decreti attuativi che darebbero concretezza ai pronunciamenti della politica in favore della legalità, contro l’abusivismo di operatori scorretti e multinazionali allergiche alle regole pubbliche. Oggi addirittura si vorrebbero nuovamente cambiare le regole del gioco». (ANSA).

https://www.adnkronos.com/ddl-concorrenza-la-protesta-dei-taxi-sciopero-nazionale-il-24-novembre_5UX6viM1HxxGHKNq0yammz

https://ilquotidianoditalia.it/cronaca/giudici-uritaxi-sul-ddl-concorrenza-trasporto-pubblico-senza-riforma/

https://www.lapresse.it/ultima-ora/2021/11/11/ddl-concorrenza-uritaxi-mercoledi-sciopero-tassisti-a-oltranza/

Ddl concorrenza: mercoledì 24 novembre è sciopero nazionale dei tassisti

https://www.lanazione.it/cronaca/sciopero-taxi-1.7022807

Ddl concorrenza, scatta la protesta dei taxi: sciopero nazionale il 24 novembre

DDL CONCORRENZA: 24 NOVEMBRE SCIOPERO NAZIONALE TASSISTI (9Colonne) Roma, 11 nov – Manifestazioni unitarie e ad oltranza contro il ddl concorrenza. È quanto annuncia Uritaxi, uno dei sindacati più rappresentativi della categoria dei tassisti, per protestare contro il riordino dei servizi di mobilità urbana non di linea inseriti dal Governo nel disegno di legge concorrenza. Lo sciopero è stato proclamato per il 24 novembre, con iniziative locali e nazionali che proseguiranno fino a quando, ribadisce la sigla sindacale, l’articolo 8 del ddl concorrenza non sarà ritirato e non saranno emanati i decreti attuativi della legge 12 del 2019. «L’inserimento nel ddl – protesta il presidente di Uritaxi, Claudio Giudici – è contro ogni logica giuridica ed economica, in quanto si pretenderebbe di rimettere a logiche di mercato un settore che, in quanto amministrato come servizio pubblico, a tariffa amministrata, con obbligo di servizio e turnazioni imposte, non può per essenza subire concorrenza da chi a queste regole non è sottoposto. Diversamente, infatti, sarebbe il legislatore stesso a legalizzare un fenomeno di concorrenza sleale a vantaggio di alcuni ed a svantaggio dei tassisti». «Ancor più grave, perché capace di minare ogni fiducia nella classe dirigente, l’inserimento nel ddl concorrenza rappresenta anche la violazione di accordi siglati nel febbraio 2019 dai tassisti con questo Parlamento. Dopo aver accettato una serie di costose novità normative – prosegue Giudici – attendiamo ancora da tre anni i relativi decreti attuativi che darebbero concretezza ai pronunciamenti della politica in favore della legalità, contro l’abusivismo di operatori scorretti e multinazionali allergiche alle regole pubbliche. Oggi, violando la parola data, non solo si vanno a cestinare gli impegni pattuiti, ma addirittura si vorrebbero nuovamente cambiare le regole del gioco». «È questa mancanza di lealtà istituzionale verso un settore che ha, tra i servizi pubblici, indici di gradimento che non hanno pari (tra l’80% e il 90% a seconda delle città), per consegnarlo alla voracità speculativa delle multinazionali, che ha ricompattato i sindacati dei lavoratori con lo sciopero del prossimo 24 novembre. I tassisti – conclude il presidente nazionale di Uritaxi – non si tireranno indietro, perché hanno capito che stavolta, più di sempre, c’è in gioco il futuro del settore e delle loro famiglie»

Concorrenza: Uritaxi, Dl aiuta multinazionali, sciopero 24 novembre

Ultima modifica: 12 Novembre 2021