Insieme a Valter Catanese, vicepresidente di U.R.I. e segretario generale di Uritaxi, in quanto delegati dal presidente di U.R.I. Loreno Bittarelli, nella sua qualità di membro fondatore e vicepresidente della TaxiEurope Alliance (TEA) abbiamo trascorso gli ultimi due giorni a Bruxelles per la seconda Assemblea generale di TEA ed un importante incontro con la Direzione generale dei Trasporti della Commissione Europea.

Oggetto precipuo dell’incontro con la Direzione generale dei Trasporti è stato offrire il nostro contributo concettuale-esperienziale, ribadendo l’importanza della difesa del taxi come servizio pubblico, nel quadro di un primario principio di “regole uguali in un mercato uguale”, e come il tentativo di certi ambienti di raccontare l’esistenza di mercati differenti per soggetti che fanno le stesse cose, sia semplicemente una frode per consentire alle multinazionali in primis di operare a dispetto delle leggi. Da qui l’ineludibilità della rimessa per chi non è taxi. Altresì abbiamo ribadito come il presupposto della licenza sia condicio sine qua non per avere un mercato dove l’elemento sicurezza di cui deve poter esser certo il cliente, sia una costante e non un fortunato caso. La riflessione ha riguardato poi la propensione naturale del settore alla tecnologia ed alla sostenibilità ambientale.

Ma un elemento su cui preme fare chiarezza, trattato da URI e Uritaxi a margine dell’incontro, in quanto relativo ad una questione squisitamente italiana, è relativo all’avvio di una fantomatica procedura di infrazione contro il nostro Paese per la l. 12/2019 nella sua parte inerente al trasporto pubblico non di linea, così come ancora una volta scorrettamente diffuso da alcuni sindacati del noleggio con conducente. In merito alla falsità di tale notizia, troppa poca visibilità è stata data agli operatori taxi e ncc. I tecnici europei ci hanno confermato che non esiste alcuna procedura d’infrazione per violazione dei trattati europei, ma un EU-Pilot, ossia l’invio di una serie di domande per comprendere le caratteristiche della nuova normativa (attività che rientra nella prassi della Commissione, al fine di ottenere chiarimenti, e che è al massimo preliminare all’avvio di una procedura d’infrazione, ma solo qualora le risposte ricevute non fossero convincenti). L’invio di queste domande non deve meravigliare, visto che se in Italia in alcuni ambienti è stata fatta passare l’idea che la l. 12/19 fosse restringente delle possibilità operative concesse al comparto del noleggio, invece che espansiva come di fatto è (territorialità provinciale invece che comunale come in precedenza, foglio di servizio multiplo invece che singolo, possibilità di più rimesse invece che unica rimessa), figuriamoci cosa possa esser arrivato a migliaia di chilometri da Roma. Siamo certi che il Governo saprà dare i giusti chiarimenti a riguardo, ma in ogni caso il nostro contributo lo abbiamo già offerto anche noi in questa occasione oltre confine.

Concludendo, si è trattato di una due giorni che rappresenta un importante passo verso la tutela del servizio, ribadendo la centralità di TEA in Europa che, in quanto unica associazione rappresentativa di soli tassisti, ha meritato l’apprezzamento dei tecnici europei che hanno enfatizzato il fatto che rappresenti un punto di riferimento per il trasporto pubblico non di linea nel continente.

Claudio Giudici – Presidente nazionale Uritaxi

Ultima modifica: 17 Giugno 2021