Con il Milleproroghe nel pieno dei lavori parlamentari, chi da anni attende regole chiare e leggi pienamente operative, rischia una nuova beffa.
Sono stati ammessi una serie di emendamenti che prorogano l’entrata in vigore di leggi che invero avrebbero già dovuto essere pienamente operative. Tra questi, chiediamo la massima attenzione sull’emendamento 13.4 a firma Rizzetto, Zucconi, Prisco, Lucaselli, che fra l’altro non si limita a proroghe, ma a modifiche volte a rendere aggirabile la legge stessa.
Il settore attende il censimento di tutti gli operatori regolari del trasporto pubblico non di linea, l’entrata in funzione del foglio digitale di servizio e una seria disciplina sulle piattaforme. Tutta roba che, stando ai termini di legge, avrebbe già dovuto essere pienamente operativa. Proprio a tal proposito avevamo richiesto un incontro al nuovo Governo, che però non è mai arrivato.
Il comparto taxi, nonostante la novella legislativa del febbraio scorso fosse motivata dall’esigenza di contrastare l’abusivismo, si è trovato soltanto ad ampliare le maglie operative di chi operava a dispetto delle leggi, di fatto sanandone una buona parte. Adesso, non è più tollerabile alcuna presa di giro, e va immediatamente ripristinato l’ordine in questo settore, applicando ciò che c’è da applicare e stralciando ogni sorta di emendamento alla legge 21/92 così come novellata con la l. 12/19! Non è più possibile che gli operatori del settore taxi siano chiamati a garantire coperture di mobilità pubblica con obblighi di prezzo, di copertura territoriale e temporale, con infrastrutture telefoniche e applicative a totale carico degli stessi, con scontistiche per le categorie deboli, sensibilità ecologica, e quant’altro, e poi lasciati soli a combattere contro ogni sorta di attività abusiva.
Chiediamo serietà a quella politica che dovrebbe essere la prima a dare il buon esempio, perchè non è più possibile continuare così!

Claudio Giudici
Presidente Nazionale Uritaxi

Ultima modifica: 17 Giugno 2021