Manifestazione anti-Uber a Bruxelles. Un migliaio di tassisti europei, tra loro folta la presenza di francesi, spagnoli e britannici, si è radunato fin dalle prime ore del mattino, provocando seri ingorghi in diversi punti della città, impedendo anche la circolazione dei tram. Alcune vetture attorno alle 8,30 hanno fermato l’accesso all’autostrada per l’aeroporto internazionale di Zaventem, costringendo i passeggeri a proseguire a piedi. Il blocco è stato tolto dopo circa tre ore. “Diverse persone hanno perso i loro aerei ma non ci sono stati né ritardi né cancellazioni a causa della manifestazione. I problemi per il traffico erano stati annunciati e la maggior parte dei passeggeri è arrivata in aeroporto per tempo” ha precisato la portavoce di Brussels Airport, Florence Muls. Attorno alle 12 un centinaio di vetture ha raggiunto e bloccato Rondpoint Schuman, la piazza nel cuore del quartiere europeo, tra la sede della Commissione e quella del Consiglio. Il traffico è stato deviato. Una delegazione è stata ricevuta al ministero delle finanze belga. Un rappresentante dell’associazione imprenditoriale fiamminga Voka ha criticato la protesta: “Con questa manifestazione i conducenti di taxi non hanno ottenuto altro che fare ulteriore pubblicità a Uber”. I manifestanti in Rondepoint Schuman hanno lanciato petardi e mostrato striscioni in cui il principale slogan è: “Stop all’unione banksters (banchieri gangster, ndr)-evasione fiscale”.
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Ultima modifica: 17 Settembre 2015