Tempi medi di attesa, anche nelle ore di punta che scendono a 20 secondi, l’ordine che può anche partire da un non udente, e fra breve si potrà sapere in anticipo il costo di una corsa. Per tutto questo i tassinari romani del 3570 sono all’avanguardia in Europa, con tante grazie al loro presidente, Loreno Bittarelli.

Se il tassinaro Alberto Sordi è, nell’immaginario collettivo, l’icona per eccellenza dei conducenti romani, il 3570 è l’emblema di “come è e di come deve essere una cooperativa di tassisti in Europa e nel Mondo”.

L’affermazione magari un po’ guascona, si trova stampata sul sito del Radiotaxi 3570 e introduce ad una organizzazione che ha fatto di tutto per tenere fede ai propositi.

Il primo, all’inizio, in una assolata domenica di novembre del 1968 è stato la convenienza.

“La cooperativa Autoradiotaxi è dei tassisti romani che ne vogliono fare parte. Il costo del servizio è il più basso di tutta l’Europa” recitava lo slogan lanciato da una cinquantina di pionieri per attirare i colleghi.

Quarantacinque anni dopo è diventata la cooperativa più grande d’Europa, oltre 3700 vetture nella sola Capitale, dove i taxi sono quasi 8 mila, per dimensione la maggiore d’Italia, dove circolano poco più di 30 mila taxisti.

I numeri allineano un primato dietro l’altro, scandito dai 9 milioni di servizi forniti in un anno, dalle 1300 convenzioni con aziende e studi professionali, utenti di un servizio garantito da 700 modem per le chiamate e da 150 linee telefoniche di ricezione nella Centrale operativa.

E raccontano anche del fattore umano in cui il tassista più giovane ha poco più di vent’anni, di 180 tassiste, di 500 addetti al servizio notturno per soddisfare le 30 mila richieste quotidiane, mentre di giorno si alternano 3 mila guidatori tra mattino e pomeriggio, il 40% dei romani.

Tutto questo ha generato alla cooperativa un giro d’affari che nel 2014 è cresciuto del 20% a 12 milioni di Euro un numero che tiene conto solo delle convenzioni, perché le singole corse non vengono calcolate nel giro d’affari.

“Ma oggi è importante essere sempre di più, se vogliamo far arrivare al cliente il taxi in tempo e con costi sempre più contenuti e garantire la possibilità di trovare facilmente un taxi anche in periferia», ha commentato Loreno Bittarelli, presidente della cooperativa da dicembre 1997 e, dal 2004, fondatore e presidente di Uri, l’Unione dei radio-taxi d’Italia, la prima associazione di imprese in Italia, che raggruppa cooperative e consorzi di 46 tra le più importanti città e 12 mila tassisti.

Bittarelli, umbro, classe 1960, è considerato il fautore della spinta tecnologica che ha portato la cooperativa ad adottare, l’anno scorso, i primi taxi Nissan 100% elettrici a emissioni zero, il Taxi click, per prenotare la vettura dal pc, e il modem taxi, per aziende, alberghi, centri congressi e ristoranti, in grado di far arrivare il taxi senza nemmeno la telefonata.

Bittarelli si è battuto per mettere a disposizione l’applicazione Ens che permette di prenotare un taxi da persone non udenti e il servizio Mobilità accessibile, per le persone in sedia a rotelle, con possibilità di richiedere una vettura specifica.

E’ sua è l’invenzione di IT Taxi, l’App gratuita entrata in funzione lo scorso settembre che mette in contatto oltre 10 mila tassisti e altrettanti clienti in tutta Italia per prenotare, pagare e giudicare il taxi direttamente dallo smartphone.

Utilizzabile in 40 città della Penisola, tra cui Milano, Roma e Torino, “it.Taxi” geo-localizza il cliente e invia la richiesta dell’ auto alla centrale radiotaxi: in breve tempo vengono inviati all’utente sigla della macchina e tempo di attesa.

La corsa si paga con carta di credito, Paypal o con abbonamento. L’App, che ha già avuto oltre 70 mila download, prevede per il 2015, anche grazie all’Expo, di superare quota 200 mila.

 

Ultima modifica: 29 Gennaio 2015