892-txRapinavano e picchiavano i tassisti prenotando le corse e portando le vittime in zone isolate. E’ durata quattro mesi la fuga di un giovane romano di 26 anni, accusato di aver commesso alcune rapine insieme al fratello di 34 anni e ad un complice di 35, tutti romani e noti alle forze dell’ordine. L’uomo era ricercato in quanto colpito da due ordinanze di custodia cautelare in carcere, una per le rapine ai tassisti, e un’altra per una serie di scippi. Le rapine di cui dovrà rispondere, ai danni di tassisti, sono due, avvenute nel mese di aprile, in entrambi i casi le vittime hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari.

LE INDAGINI – Le indagini degli agenti del commissariato Romanina, diretto da Angela Cannavale, iniziate subito dopo il primo episodio, hanno condotto gli investigatori all’individuazione del gruppo e all’arresto dei primi due rapinatori, mentre il più giovane del gruppo era riuscito a sfuggire alla cattura. Il modus operandi, era sempre lo stesso.

RAPINA A PONTE DI NONA – Dopo aver effettuato la richiesta di un taxi attraverso il centralino, avevano cura di scegliere una zona isolata e buia. Poi, una volta all’interno della vettura, sotto la minaccia di una pistola aggredivano il tassista e si facevano consegnare l’incasso della giornata. In particolare, nella rapina commessa nella serata del 20 aprile scorso, avvenuta in zona Ponte di Nona, gli aggressori dopo aver picchiato il tassista lo hanno trascinato fuori dall’auto. Poi, non contenti del bottino, avevano tentato di rubare il taxi, che non erano riusciti a far partire per la presenza del cambio automatico.

RAPINA A TORRESPACCATA – La vittima, per le ferite riportate, fu accompagnata in ospedale ma, nonostante le precarie condizioni, riuscì comunque a fornire le descrizioni dell’aggressore. Una rapina analoga era avvenuta alcuni giorni prima, sempre di notte, in via Pietro Marchisio, a Cinecittà. Anche in questo caso il malcapitato dovette ricorrere alle cure dei sanitari.

BANDA DI RAPINATORI – Le indagini, attraverso la descrizione degli aggressori ed i riscontri effettuati, hanno permesso agli investigatori di individuare i tre malviventi.

SCIPPI E RAPINE – Inoltre, proseguendo gli accertamenti, i poliziotti hanno accertato che i due fratelli si erano resi responsabili anche di una serie di scippi, nel corso dei quali le vittime, tutte donne, erano rimaste ferite. Gli agenti del commissariato Romanina, dopo un’accurata indagine sulle abitudini e la vita privata del fuggitivo, lo hanno rintracciato in un comune in provincia di Roma, e nella giornata di ieri lo hanno ammanettato.

Leggi l’articolo completo su
romatoday

 

 

Ultima modifica: 19 Dicembre 2016