Roma, 2 maggio 2019.

L’odierno incontro è avvenuto alla presenza del Viceministro Rixi, dei tecnici del M.i.t., e di quelli del Ministero degli Interni. Come di consueto, abbiamo rilevato un clima molto collaborativo da parte di ogni livello, accompagnato dalla mai troppo considerata difficoltà di arrivare a dama sulle varie questioni. Il sistema ordinamentale e istituzionale è un reticolato di forze, pesi e contrappesi, che troppe volte, sia in noi che ci sediamo a questi tavoli, sia nella base che attende ansiosa da anni, decenni, certi risultati, sia forse da parte negli stessi livelli istituzionali, genera vera e propria frustrazione. A ciò, si può rispondere solo con la tenacia, solo col non arrendersi. 

L’incontro si è aperto con la positiva notizia comunicataci da Rixi della produzione della circolare ministeriale da inviare ai vari comuni come promemoria al blocco dei bandi di emissione delle autorizzazioni ncc (così come previsto nella l. 12/19). Circa questa, però, subito una prima difficoltà. Secondo la giurisprudenza in materia, un tale blocco non può pregiudicare chi vanti un diritto acquisito, in quanto rientrante in una precedente graduatoria di assegnazione di un titolo. Preso atto di questo aspetto, si è deciso di attendere all’invio della circolare, il ricorso presentato da alcune sigle sindacali verso la famosa circolare del Ministero degli Interni, nelle more della decisione giudiziale sulla corretta individuazione dei termini relativi alla efficacia della nuova normativa.

Ma l’incontro, come avevamo richiesto al M.I.T. col documento prodotto durante l’incontro tenutosi a Roma a firma Uri, Uritaxi, Cgil, Usb, Mit, Orsa, Fast e Tras, si è concentrato sulle modifiche da apportare alla circolare del Ministero degli Interni. A questo riguardo la posizione di tutte le rappresentanze si è incardinata in particolare sulle posizioni esternate dall’avv. Facciotti e dall’avv. Giustiniani, che sono state collimanti per il 95% (fa eccezione, appunto, la parte relativa al momento del dispiegarsi degli effetti di legge su cui l’iter legislativo adottato ha prodotto più interpretazioni). A proposito, sia i funzionari degli Interni, sia lo staff tecnico del M.i.t., sono stati assolutamente collaborativi, seppur all’interno di un legittimo serrato scambio di opinioni. La circolare, in base a quanto oggi convenuto, dovrebbe già ottenere dalla prossima settimana sostanziali modifiche, volte a farla aderire in modo più appropriato alla legge primaria.

Per quanto concerne invece le piattaforme tecnologiche, il Viceministro ci ha comunicato che per il prossimo 13 maggio è previsto un incontro tra rappresentanze taxi e ncc, M.i.t. e M.i.s.e.

Alla luce di tutto ciò, diremmo che è stato un incontro positivo che però, lungi dal farci pensare che qualche rete sia stata segnata, ci ricorda ancora una volta quanto il percorso sia complicato.

Inutile ricordare che questo incontro arriva dopo la sentenza del Tar del Lazio sul ricorso presentato dai Radiotaxi romani e milanesi contro l’Antitrust, e che riafferma la legittimità delle clausole statutarie di non concorrenza tra Soci. Invitiamo tutti i Tassisti Italiani a non abbassare la guardia ed a non cedere alle lusinghe delle multinazionali. La partita, infatti, adesso si sposta più che sui Radiotaxi, sui singoli Tassisti. Sta a noi adesso, mentre queste multinazionali dalle finanze illimitate faranno vani ricorsi volti soltanto a prendere tempo, essere rispettosi degli statuti delle nostre strutture, rispettosi dei propri consoci, portatori di orgoglio lavorativo e nazionale, di dignità personale e di tanta tanta lungimiranza, perché il lavoro che con la nostra meretrice disponibilità avremo oggi passato alle multinazionali, una volta che queste avranno aumentato le commissioni, come già hanno cominciato a fare al di là delle promesse da mercante fatte con tanto di video, non potremo andarlo a riprendere dai radiotaxi nostrani, perché prima, avremo contribuito alla morte delle strutture che ancora oggi sono di nostra proprietà, di proprietà dei Tassisti Italiani.

Claudio Giudici

Presidente Nazionale Uritaxi 

Ultima modifica: 17 Giugno 2021