Firenze, 4 settembre 2025. Alla luce della denuncia sporta in Questura a Milano in queste ore da parte di una giovane turista straniera relativamente ad un episodio di violenza sessuale per mano di un noleggiatore con conducente da rimessa chiamato con l’app Uber, Uritaxi esprime solidarietà alla vittima e forte preoccupazione, auspicando verifiche rapide e puntuali da parte delle autorità competenti. Il caso impone massimi standard di vigilanza sull’operatività dei conducenti e dei servizi digitali connessi, come da sempre hanno i taxi grazie alle autorità comunali ed alla costante relazione tra i radiotaxi di appartenenza e le app collegate che collaborano in modo sistematico con autorità di vigilanza e Forze dell’Ordine.

“Una segnalazione di questo tipo non è un fatto isolato nel dibattito globale sulla sicurezza delle piattaforme: il rischio va affrontato con regole, controlli e responsabilità chiare, ed è per questo che è importantissima la definitiva promulgazione dei tre decreti amministrativi della l. 12/19, tra cui il decreto governativo per la regolazione delle piattaforme d’intermediazione digitale” dichiara Claudio Giudici, presidente nazionale Uritaxi. “Oggi questo signore è solo un nome senza cognome, perchè non se ne conoscono le precise generalità, ma se fosse già stato in vigore anche il decreto sul foglio digitale di servizio, il sistema di tracciamento pubblico avrebbe dato piena garanzia alla utente circa il servizio ricevuto” continua Giudici. “Non si può delegare la sicurezza dei cittadini a modelli d’affari opachi: servono regole uguali per tutti se si fa la stessa cosa, e regole certe che evitino sovrapposizioni tra servizi diversi, come auspicato dalla Corte Costituzionale, controlli veri e responsabilità chiare, come avviene per il servizio taxi regolamentato in Italia” afferma ancora Claudio Giudici.  

“E’ anche per tutto questo che la stragrande maggioranza dei tassisti nel mondo non opera per queste realtà virtuali senza responsabilità e partecipazione gestionale dei lavoratori. In Italia l’80% dei tassisti se ne mantiene ben distante. Le istituzioni prendano atto dei pericoli che la sottovalutazione di questi fenomeni di illegalità e opacità operativa generano per l’utenza, sopratutto per quella più debole. I decreti amministrativi attuativi della l. 12/19, non possono più attendere e chi ne ostacola la produzione è complice di casi come quello successo a questa giovane turista straniera. Fatti come questi danneggiano la credibilità della nostra offerta turistica!”.

Cosa offrono i taxi italiani

I taxi italiani sono un servizio pubblico non di linea disciplinato da legge nazionale e regolamenti comunali, con licenza rilasciata dall’ente locale e requisiti di idoneità professionale che inquadrano il servizio in un perimetro di responsabilità chiaro e verificabile. 

A parte i numeri di telefono dei radiotaxi locali, app rinconducibili alle cooperative dei tassisti italiani, come Taxi Move, AppTaxi e BTaxi, si sono di recente federate assicurando interconnessione tra le stesse, di modo che, in ognuna delle oltre 50 città italiane servite dalle tre app si possa reperire un taxi. Queste app, grazie ai radiotaxi locali, collaborano sistematicamente con le Autorità pubbliche, rappresentando anche un valido presidio del territorio.

Questo sistema, che integra il trasporto pubblico con un servizio su richiesta, assicura tracciabilità amministrativa, regole tariffarie pubbliche e trasparenti e un rapporto diretto con l’autorità locale che può vigilare e sanzionare, a tutela della sicurezza di utenti e lavoratori.  

Non è un caso dunque, che in un recente sondaggio del febbraio 2025, gli intervistati abbiano dichiarato di sentirsi sicuri a bordo di un taxi italiano nell’86,2% dei casi, molto più che nel resto d’Europa (78% dei casi).

Uno scontro politico sulla pelle dei cittadini

L’accaduto riaccende l’attenzione sull’importanza delle regole e dei sistemi di tracciamento. Il Governo Meloni ed il Ministro Salvini hanno da mesi predisposto dei decreti fondamentali per garantire l’utenza da fenomeni di questo tipo. Purtroppo questi sono ostacolati da varie lobby di pressione, sotto l’egida di approcci ideologici e aderenze economiche con le piattaforme, già emerse in scandali come quello “Uber files”.

Questi decreti rafforzeranno gli standard di sicurezza, trasparenza, legalità e protezione dei dati, evitando zone grigie che proprio in queste ore hanno dimostrato i rischi per gli utenti e richiesto interventi delle autorità.  

Un problema globale

La cronaca internazionale, troppo poco conosciuta in Italia, riporta:

– Stati Uniti: l’ultimo Safety Report di Uber per il 2019-2020 contabilizza 3.824 denunce nelle cinque categorie più gravi di aggressione sessuale, tra cui 141 stupri nel 2020, a testimonianza di un problema sistemico che la stessa azienda riconosce di dover affrontare. Ad agosto 2025, associazioni a difesa delle donne hanno denunciato che per le corse Uber si verifichi un caso di violenza sessuale ogni otto minuti. Di pochi giorni fa la notizia di un driver russo senza regolare patente che a Charleston ha preso a testate e pugni il ceo Bryan Kobel, “reo” di non aver comunicato di aver con sè un barboncino.

Regno Unito: Transport for London ha ritenuto Uber “non idonea” a detenere la licenza nel 2019, dopo aver riscontrato gravi vulnerabilità nel sistema di ingaggio degli autisti (foto di driver non autorizzati, caricate su account altrui) che hanno esposto i passeggeri a rischi inaccettabili.  

India: i casi eclatanti di violenze sessuali seguiti da sospensioni del servizio hanno aperto un lungo capitolo di regole più severe per le piattaforme e di attenzione pubblica sulla sicurezza dei rider e delle passeggerе.  

Italia: anche in Italia i sindacati hanno più volte denunciato alle autorità locali casi di autorizzazioni n.c.c. da rimessa che nonostante fossero state revocate, continuavano ad operare per la piattaforma, così suffragando la tesi dell’assenza di una reale e continua opera di controlli interni.

Privacy e governance dei dati

Le contestazioni per violazioni della privacy e sicurezza informatica hanno segnato la storia recente della piattaforma: dopo un primo accordo con la Federal Trade Commission (FTC) nel 2017, l’autorità statunitense ha ampliato nel 2018 il provvedimento per includere anche la violazione non divulgata del 2016 e imporre obblighi stringenti di programmi relativi alla privacy, controlli e verifiche e segnalazione degli incidenti di accesso ai dati sottoposti a privacy. Anche in Italia Uber ha dovuto pagare 4 milioni di euro per criticità legate alla privacy.

Questi precedenti dimostrano che la tutela dei dati sensibili di utenti e conducenti non può essere affidata a mere politiche aziendali interne, ma richiede supervisioni indipendenti e sanzioni effettive in caso di inadempienze.  

Discriminazione algoritmica e retribuzioni

Nuove ricerche indipendenti evidenziano come l’introduzione del cosiddetto “dynamic pay” abbia ridotto la prevedibilità e l’equità dei compensi, con un ampliamento delle disuguaglianze e segnali di vera e propria “discriminazione salariale algoritmica”, in un contesto di maggiore opacità sul prelievo commissionale e sulla distribuzione delle corse.  

Anche la letteratura accademica recente solleva timori per disparità retributive legate a caratteristiche dei lavoratori e per l’opacità dei sistemi di pricing, richiamando la necessità di controlli e verifiche indipendenti per valutare equità e non discriminazione.  

Diritti delle persone con disabilità

Negli Stati Uniti, il Dipartimento di Giustizia ha chiuso un contenzioso sull’applicazione delle “wait time fees” agli utenti con disabilità, con un accordo che prevede pagamenti a favore degli aventi diritto, e la rimozione delle penali per chi necessita di operazioni di salita in auto più lunghe.  

La vicenda testimonia che schemi tariffari e di servizio non neutri possono tradursi in oneri indebiti per utenti vulnerabili, imponendo correttivi regolatori e contrattuali per ripristinare la parità di trattamento.  

Nota per le redazioni

Uritaxi resta a disposizione delle autorità e dei media per contribuire a ogni approfondimento utile sulle misure di sicurezza e sulla cornice regolatoria del servizio taxi, anche alla luce dei recenti sviluppi internazionali e degli interventi delle autorità di vigilanza.

Fonti:

[1] Uber reports 141 rapes, 998 sexual assault incidents … https://www.nbcnews.com/news/us-news/uber-reports-141-rapes-2020-even-sexual-assault-incidents-declined-pan-rcna36287

[2] [PDF] Legge 15 gennaio 1992, n. 21 – Autorità di Regolazione dei Trasporti https://www.autorita-trasporti.it/wp-content/uploads/2016/02/l021_92.pdf

[3] Uber London Limited found to be not fit and proper to hold a private … https://tfl.gov.uk/info-for/media/press-releases/2019/november/uber-london-limited-found-to-be-not-fit-and-proper-to-hold-a-private-hire-operator-licence

[4] Uber releases safety  998 sexual assault incidents … https://www.cnn.com/2022/06/30/tech/uber-safety-report

[5] [PDF] TfL Decision Letter to ULL 25 November 2019 https://content.tfl.gov.uk/tfl-decision-letter-to-ull-25-november-2019.pdf

[6] Revised FTC-Uber data breach settlement to include … https://www.clearycyberwatch.com/2018/04/revised-ftc-uber-data-breach-settlement-include-second-breach-criticize-bug-bounty-payment/

[7] Uber Reaches Expanded Data Privacy Settlement with FTC https://jolt.law.harvard.edu/digest/uber-reaches-expanded-data-privacy-settlement-with-ftc

[8] New Research Exposes Deepening Exploitation of Uber Drivers by … https://www.ier.org.uk/news/new-research-exposes-deepening-exploitation-of-uber-drivers-by-algorithmic-pay/

[9] Evaluating Fairness in Black-box Algorithmic Markets – arXiv https://arxiv.org/html/2407.20522v1

[10] Uber settles with Justice Department on complaint it violated the … https://www.smartcitiesdive.com/news/uber-doj-settlement-ada-violations-overcharging-disabilities/627559/

[11] U.S. Department of Justice and Uber ADA Lawsuit Settlement … https://adasoutheast.org/u-s-department-of-justice-and-uber-ada-lawsuit-settlement-agreement-payment-information/

[12] Uber ADA discrimination $2.2M class action settlement https://topclassactions.com/lawsuit-settlements/closed-settlements/uber-ada-discrimination-2-2m-class-action-settlement/

[13] Usa: stupri e molestie, oltre 500 donne denunciano autisti Uber https://www.swissinfo.ch/ita/usa-stupri-e-molestie-oltre-500-donne-denunciano-autisti-uber/47754882

[14] Statistics on Uber Sexual Assault Claims https://www.kherkhergarcia.com/statistics-uber-sexual-assault-claims/

[15] Every Eight Minutes: The Crisis of Sexual Assault in Uber Rides https://feminist.org/news/every-eight-minutes-the-crisis-of-sexual-assault-in-uber-rides/

[16] Uber e il problema sicurezza. Nel 2018 tremila aggressioni … https://it.euronews.com/2019/12/06/uber-e-il-problema-sicurezza-nel-2018-tremila-aggressioni-sessuali

[17] What’s Old Is New Again: FTC Takes Rare Step of … https://www.wsgrdataadvisor.com/2018/05/ftc-reissuing-expanded-data-security-settlement-with-uber/
[18] Il servizio taxi: Europa vs Italia https://www.uritaxi.it/wp-content/uploads/2025/03/IL-SERVIZIO-TAXI_EU_ITA_FI.pdf

[19] The Uber files https://www.theguardian.com/news/series/uber-files

[20] Ceo di un’azienda biotech picchiato da un autista Uber clandestino: “Non voleva portassi il cane in auto “https://www.today.it/economia/finanza/bryan-kobel-picchiato-uber-video.html

 

Per saperne di più sul caso:

Qui l’articolo de Il Giorno.

Sotto le dichiarazioni della ragazza:

Ultima modifica: 4 Settembre 2025