I fatti che hanno riguardato un tassista fiorentino mentre colpisce una cliente, sono da noi condannati. Egli da una posizione di totale ragione si è purtroppo messo dalla parte del torto. Infatti, dopo aver subìto una ingiusta contestazione tariffaria da parte della cliente, si è visto dare, da quella che è la sua versione dei fatti: ripetutamente di “stupido idiota”, sputare in faccia, poi spinto e colpito con le mani ed una borsata in testa mentre raccattava il suo cellulare, ed infine ha dovuto assistere ad un calcio alla sua vettura ed al tentativo di danneggiamento dello sportello anteriore. A quel punto il nostro collega, invece di limitarsi a chiamare le forze dell’ordine, ha colpevolmente perduto la pazienza, finendo nel torto. Dirà la magistratura se trattasi di un caso di eccesso di legittima difesa.
Il linciaggio mediatico a senso unico in atto, deriva da un video parziale che riprende soltanto la parte finale del fatto, censurando totalmente quella dove si vedono i colpi presi dal collega e dal suo taxi. Pur comprendendo lo stato di frustrazione del collega, tra crisi lavorativa e la gravità dei fatti subìti l’altra notte, non possiamo che condannarne la reazione, sia come cittadino che come esercente di un pubblico servizio, ricordandogli che sopratutto chi lavora la notte, questi fatti li subisce con drammatica frequenza, ma senza scadere in reazioni di quel tipo. Queste, infatti, fanno solo il gioco di chi mira a demonizzare un’intera categoria che fa gola alle multinazionali, ma che sa far parlare di sé per l’altissimo indice di gradimento tra la clientela, per la costante presenza offerta anche in questa fase di pandemia alla circolazione sicura dei cittadini, per aver tenuto duro e non aver licenziato neanche un dipendente.
Ultima modifica: 17 Gennaio 2022