318-tx“L’invito al dialogo che ci rivolge il general manager di UBER, Carlo Tursi, mi farebbe sorridere se non fosse una cosa così tragica”. È così che Marzio De Vita, presidente di Confartigianato Taxi, commenta l’invito al dialogo che il general manager di UBER Italia ha rivolto ai tassisti fiorentini a mezzo stampa.

“Troviamo assolutamente inammissibile che Uber ci chieda di dialogare, mentre ammette implicitamente di star violando la legge italiana – continua De Vita – In Italia esiste una legge che regola il trasporto pubblico non di linea e noi la rispettiamo: in questi termini non esiste nessun punto di incontro tra le nostre posizioni”. Rispedite al mittente anche le affermazioni di Tursi relative ad una presunta arretratezza tecnologica del sistema Taxi fiorentino: “I tassisti fiorentini, tramite i loro organismi economici, hanno sviluppato piattaforme tecnologiche di assoluta eccellenza. Abbiamo centrali radio, app e sistemi informatici che, oltre a non avere niente da invidiare a quello che offre la multinazionale americana, ci fanno lavorare nel pieno rispetto delle normative.UBER, in tal senso, non ci offre niente di nuovo” afferma De Vita.

Se per Uber la legge italiana è da cambiare perché non consente alla multinazionale di sviluppare il proprio business, per Confartigianato il problema non si pone: “ la legge non è e non deve essere fatta per Uber, ma per tutelare gli operatori regolari e l’utenza. Il tavolo di lavoro ministeriale che è stato aperto per rivedere alcuni aspetti del trasporto pubblico non di linea deve lavorare tenendo conto degli interessi generali di un trasporto pubblico efficiente ed efficace. Quando i rappresentanti di Confartigianato e quelli delle altre sigle siederanno al tavolo non lo faranno certo per destrutturare un intero comparto in favore di interessi privati. Ma soprattutto, da quando a qualcuno è concesso operare al di fuori delle normative di settore, perché le ritiene ingiuste o inadeguate? Lo può forse fare un edile, un idraulico o un falegname? Non mi risulta” conclude il presidente dei tassisti fiorentini

 

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Ultima modifica: 15 Aprile 2016