534-fiAncora una giornata di forti disagi per chi si sposta in taxi a Firenze. Dopo la decisione presa dall’assemblea
di categoria, le centrali radio sono ancora in tilt: gran parte dei tassisti non accettano più prenotazioni dalle
centrali; così le linee si intasano di clienti che restano in attesa senza riuscire a prenotare un’auto. Tutto
regolare, invece, alla stazione di Santa Maria Novella, in aeroporto e nelle aree di sosta del centro storico: le
macchine bianche sono regolarmente in strada; gli unici disagi nel tardo pomeriggio, ma a causa degli
ingorghi. Dopo lo strappo di mercoledì, con la rottura tra Palazzo Vecchio e i tassisti, le parole del sindaco
sono molto dure: lo sciopero previsto per il 21 ottobre e il blocco delle prenotazioni sono «un attacco alla città
– spiega Dario Nardella – Mi auguro che i tassisti non scelgano di andare avanti su questa strada, che fa
soltanto male ai fiorentini e a Firenze». «Alle nostre concessioni – prosegue il sindaco – ci rispondono con lo
sciopero del 21 ottobre». Se lo sciopero non sarà revocato, Nardella porterà in approvazione la delibera delle
70 nuove licenze definitive (oltre a 30 provvisorie), «stornandola» dai dodici punti della trattativa con il fronte
dei taxi. Insomma, niente più concessioni. Se le condizioni non cambieranno, la delibera sarà portata in
Consiglio comunale lunedì; lo ha deciso la conferenza dei capigruppo. Vista la larga maggioranza su cui può
contare il Pd, è chiaro che l’approvazione non avrebbe intoppi. Ma dietro le quinte si continua a lavorare per
tentare di ricucire; e se è difficile pensare che si possa arrivare a un accordo nelle prossime ore, le prove di
dialogo potrebbero servire a far dimenticare a Nardella le offese all’assemblea contro l’assessore Giovanni
Bettarini e a convincerlo a congelare la delibera e rimandare l’esame del Consiglio di una settimana. Bettarini
ha comunque invitato i tassisti a riaprire il dialogo, e Giudici di Uritaxi ha dato la disponibilità al confronto: «Se
Palazzo Vecchio intende affrontare la trattativa, noi ci siamo». I tassisti vogliono ripartire dai 18 punti proposti
al Comune prima della rottura di mercoledì mattina: revisione dei turni, aumento delle tariffe in due tranche
annuali da 6,5%, nuove corsie preferenziali, sono gli aspetti su cui Nardella e Bettarini non sembrano distanti.
Più difficile invece tornare sulla proposta del 40+30: sulle nuove licenze, Palazzo Vecchio insiste su 50 subito
e 20 da valutare in un secondo tempo .

 

cor-fi

 

 

Ultima modifica: 9 Ottobre 2015