L’ultima corsa abusiva è stata scoperta l’altro ieri mattina, a Principe. Mentre i veri tassisti attendevano l’arrivo dei clienti, è arrivato davanti alla stazione un abusivo a bordo di un’utilitaria con un passeggero a bordo. Il conducente della macchina, italiano, è ormai un volto conosciuto nell’ambiente delle auto bianche. Gli autisti regolari l’hanno osservato da lontano, ma non hanno potuto fare nulla.

Incastrare gli abusivi è piuttosto complicato: per farlo i vigili devono organizzare un viaggio ad hoc, fingendosi clienti. Difficile. I tassisti genovesi sono esasperati. E negli ultimi mesi, «di fronte all’escalation del fenomeno che ha subito un’impennata dopo l’uscita di scena dell’applicazione Uber Pop», sono passati all’azione, cercando, quantomeno, di censire i veicoli sospetti, comunicando numero di targa e posteggi abituali al comando dei vigili urbani e al Comune.

 

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Ultima modifica: 8 Giugno 2017