Parlare con una voce unica alle istituzioni europee, per sostenere gli interessi della categoria dei taxi e in particolare per difenderlo dalla concorrenza portata al settore da nuovi attori come Uber. E’ con questo obiettivo che nasce a Bruxelles l’associazione TaxiEurope Alliance (Tea) che vede tra i soci fondatori l’italiana Unione dei Radiotaxi d’Italia (Uri), la portoghese Antral e gli spagnoli di Fedetaxi, realtà che insieme contano oltre 100 mila tassisti e che ora puntano a coinvolgere associazioni di altri Paesi europei.
“Abbiamo bisogno di standard europei per mettere i nostri Paesi in grado di avere regole comuni” sottolinea il vicepresidente del Parlamento europeo, David Sassoli, che ha ospitato l’iniziativa di presentazione della nuova associazione. Tra le prime proposte che quest’ultima potrebbe presentare alla Commissione europea, titolare dell’iniziativa legislativa, quella di uno statuto comune per tutti i tassisti in Europa.
Ma l’associazione punta anche a rispondere alla sfida tecnologica lanciata dai nuovi attori del mercato. “Da subito – spiega il presidente dell’Uri Loreno Bittarelli – ci attiveremo per realizzare un unico network che aggreghi le varie app, con la quale pagare e prenotare il taxi, nel rispetto delle normative vigenti”.

 

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Ultima modifica: 26 Aprile 2017