L’accordo sottoscritto con il Ministero dei Trasporti il decorso 21 febbraio ed a seguito del quale vennero interrotte le iniziative di protesta in corso in quei giorni, prevedeva l’immediato avvio di un tavolo di lavoro per la stesura, entro un mese, dello schema di Decreto Legislativo delegato di riordino del settore.

Nessun tavolo è stato mai avviato, sul punto, e nessuno schema di Decreto Legislativo è stato proposto dal Ministero, che si è dimostrato inadempiente agli impegni presi con la categoria. Nel frattempo la Legge Delega di riordino del settore, contenuta nel D.D.L. Concorrenza è stata approvata al Senato senza nessuna delle modifiche richieste dalla categoria ed è attualmente in corso di discussione presso la competente Commissione della Camera.

A fronte della netta, immotivata ed inaccettabile chiusura del Governo a qualsiasi forma di confronto ed anche semplice interlocuzione rispetto a una riforma così importante ed essenziale dell’intero settore del TPL non di linea, abbiamo proclamato lo sciopero di lunedì 29 maggio 2017 limitandolo, per evitare il massimo del disagio all’utenza, alle sole principali stazioni ferroviarie ed attivando anche apposito servizio di assistenza all’utenza presso detti scali per garantire, comunque, la possibilità di usufruire dei taxi più vicini.

Abbiamo nel contempo richiesto l’avvio urgente da parte del MIT e del MISE del Tavolo di Lavoro mai attivato e siamo in attesa di un segnale positivo da parte del Governo che possa ricondurre il confronto dalla piazza alle sedi più connaturali ed auspicate delle Istituzioni. La Legge Delega sulla base della quale dovrà essere articolato il D.lgs. è, nell’attuale testo, inaccettabile in quanto formulata in aperto contrasto con le indicazioni del Consiglio di Stato e delle stesse indicazioni provenienti dall’Europa circa la vera natura giuridica dei soggetti titolari delle piattaforme tecnologiche.

Se la fiducia posta al Senato al D.D.L. Concorrenza ha “impedito” la modifica del precedente testo approvato in Commissione, ci sono invece ora tempi e modi per provvederne alla modifica in sede di discussione alla Camera. Aspettiamo che MIT e MISE ci convochino e riattivino un confronto utile a consentire alla categoria di superare l’attuale stato di agitazione.

 

Loreno Bittarelli Presidente URI – Unione Radiotaxi Italiani

 


 

In allegato copia della lettera inviata ai Ministri

Ultima modifica: 24 Maggio 2017