279-fiE’ stata aggredita in piena notte, alle spalle, mentre in strada non c’era nessuno. Se l’è davvero vista
brutta la donna di 29 anni che la notte scorsa, intorno alle 4, è stata immobilizzata e palpeggiata
violentemente nelle parti intime da un cittadino pakistano di tre anni più anziano mentre camminava in
piazza San Marco. L’aggressore è stato arrestato dalla polizia per violenza sessuale. La 29enne, in stato di
choc, è stata soccorsa e portata al pronto soccorso dell’ospedale di Santa Maria Nuova. È stata dimessa
con una prognosi di 10 giorni per abuso sessuale e le è stato riscontrato uno stato d’ansia post-trauma.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia, ad interrompere l’aggressione è stato il provvidenziale intervento
di un tassista, che ha assistito alla scena dalla sua auto e ha puntato i fari contro il pakistano, mettendolo in
fuga. Nel frattempo, altri testimoni avevano contattato la polizia. Il malvivente è scappato di corsa
percorrendo via degli Arazzieri e via San Gallo, inseguito in auto dal tassista che lo ha raggiunto in via
Guelfa dando l’allarme via radio alla centrale operativa. Quando il tassista è sceso dall’auto per affrontarlo
sono arrivate due pattuglie della squadra volante, che hanno bloccato il fuggitivo. Secondo quanto
ricostruito, la donna era uscita da un locale del centro ed era diretta verso la stazione di Santa Maria
Novella, dove l’attendeva il fratello. Quando si è accorta di essere seguita da un uomo, lo ha chiamato al
telefono per avvisarlo di quanto stava succedendo e cioè che uno sconosciuto, straniero, la stava
pedinando. Addirittura un passante, che l’ha vista camminare in preda al panico, le avrebbe offerto il suo
aiuto, ma lei, ormai impaurita e sotto choc, avrebbe rifiutato affrettando il passo.

In piazza San Marco il
pakistano l’ha raggiunta e l’ha bloccata, quindi ha tentato di abbracciarla e baciarla. Quando lei ha rifiutato
e lo ha respinto, l’ha afferrata alle spalle e ha cominciato a palpeggiarla con violenza e a colpirla con calci
alle caviglie per non farla scappare, tentando anche di spogliarla. La 29enne ha lottato, ha cercato invano
di divincolarsi sferrando calci e pugni mentre il pakistano ormai l’aveva immobilizzata. Decisivo, allora,
l’intervento del tassista, che ha fatto scappare l’aggressore e ha permesso di farlo arrestare. «Quando ho
visto che lui si avvicinava e la baciava, ho pensato fossero due fidanzati – ha raccontato Roberto Minelli, il
tassista eroe -. Poi, però, ho sentito lei gridare ‘aiuto’ e quando gli ho puntato addosso i fari dell’auto, lui si è
subito allontanato a passo svelto. Non ho avuto dubbi, sono intervenuto immediatamente inseguendo il
malvivente. Sono fiero e felice di aver fatto la cosa giusta».

 

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Ultima modifica: 11 Gennaio 2016