L’uso collettivo del taxi, non è l’unica novità che il testo messo a punto dalla ripartizione Sviluppo economico, diretta fino a qualche giorno fa da Nicola Marzulli, si prepara a introdurre. La bozza di regolamento, che dovrà ricevere l’ok dal consiglio comunale, mette nero su bianco regole di comportamento sia per i conducenti sia per i passeggeri. Tra queste c’è un divieto assai curioso inserito all’articolo 26: per l’esercente in servizio taxi è vietato «giocare a carte durante la sosta nelle piazzole».
Stop, dunque, a eventuali tornei di briscola o tressette giocati in attesa di clienti. Una norma che ha lasciato perplessi alcuni consiglieri municipali. «Inutile scriverla», hanno chiesto alcuni rappresentanti di Municipio durante le assemblee. «Sono menzionate delle dinamiche anacronistiche – ha commentato in consiglio il presidente della III Ccmmissione del Municipio del Mare, Nicola Battista – in quanto richiamano vecchi comportamenti scorretti e usanze che sicuramente non fanno parte di quella che è la visione di un servizio taxi nel 2015». In orario di lavoro bandite anche le chiacchierate in auto con persone che non siano clienti. I conducenti in servizio, inoltre, non possono «fumare o consumare cibo durante la corsa», «consumare cibo durante il posteggio stando all’interno del taxi» o anche «consumare cibo durante la sosta nelle piazzole».
E poi ci sono gli obblighi : tenere pulito il veicolo, seguire il percorso più economico, esporre le tariffe, azionare il tassametro e «avere, durante il servizio, abbigliamento decoroso e comunque confacente al pubblico servizio prestato (è bandito l’uso di pantaloncini, bermuda e canotte)». E, ancora, «depositare qualunque oggetto dimenticato sul mezzo entro tre giorni dal ritrovamento all’ufficio Economato» e «prendere posto nella piazzola secondo l’ordine di arrivo» senza superare il collega. Le licenze vengono assegnate a seguito di concorso pubblico bandito dal Comune: le prove riguardano, oltre alla conoscenza della disciplina di circolazione stradale, anche la toponomastica e la conoscenza dell’inglese.
Ultima modifica: 8 Gennaio 2016