834-hg«Pronto… sì… dove devi andare? Al Link di via Fantoni? Sei solo? Se mi aspetti cinque minuti passo a prenderti, fatti trovare sotto la fermata dell’autobus. Poi andiamo in San Donato, ho un altro appuntamento». Click. Viale Masini, poco oltre la stazione. E’ l’1.35 di venerdì notte. Il Cobra è di parola. Cinque minuti di attesa e il suo pulmino grigio fa capolino sui viali. «Sali su, accomodati». A bordo del minivan la musica techno è a volume altissimo. Il Cobra ha poco meno di 50 anni, è cortese e iperattivo: è uno dei 200 taxisti abusivi che lavorano a Bologna. Un fenomeno sommerso, impossibile da censire con precisione. Ad azzardare una stima sono i tassisti e gli autisti di noleggio con conducente che hanno la licenza in regola e rispettano la legge. Due categorie che la presenza degli abusivi manda su tutte le furie. Ma i veterani come il Cobra alle occhiatacce dei «regolari» fuori dai locali ormai ci hanno fatto il callo. Ha altro a cui pensare, lui: prima di tutto bisogna riempire il pulmino. (…)

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Ultima modifica: 3 Marzo 2015