Proposta vecchia, polemiche nuove. Mentre è iniziata la corsa contro il tempo degli uffici capitolini per capire
come distribuire un traffico che tuttora, nonostante chiusura la parziale, conta ancora almeno 10mila vetture
al giorno, è ricominciata la sommossa di parte della cittadinanza contro la pedonalizzazione completa dei Fori
Imperiali, stavolta da Colosseo a Piazza Venezia. Si tratta dell’ultimo regalo (ma i maligni lo chiamano di
dispetto) che il sindaco dimissionario Ignazio Marino vorrebbe lasciare alla città. Un progetto che però non
sembra facile da applicare in soli 17 giorni (quanto manca all’uscita di scena di Marino). Ad oggi, sull’intero
tratto della strada nata nel 1932 passano ben 800 autobus al giorno, per 4 linee Atac: la più frequente, il 51,
collega il capolinea della Metro C di Lodi con il centro; poi ci sono i bus 85, 87 e 118, che dovrebbero
cambiare tutti percorso, facendo il giro da via di San Gregorio, via dei Cerchi, via Petroselli e via del Teatro
Marcello, per ritrovarsi a Piazza Venezia. Lo stesso vale per i circa 7000 taxi al giorno che transitano per i
Fori, i quali dovrebbero inventarsi itinerari ben più complicati. E non è un problema di poco conto. Nei mesi
scorsi, il Tar ha bocciato quasi tutte le delibere proposte dall’ex assessore Guido Improta, dall’aumento delle
strisce blu alle pedonalizzazioni minori, e sempre con la stessa motivazione: non ci sono alternative credibili
in termini di trasporto pubblico e viabilità. E anche l’attuale assessore, Stefano Esposito, pur condividendo il
progetto nutre qualche dubbio: il senatore Pd, intervistato su Radio Roma Capitale, ha definito la proposta di
Marino della pedonalizzazione completa dei Fori Imperiali una «idea straordinaria», precisando però che
dovrebbe essere accompagnata da «un piano complessivo» riguardante la viabilità collaterale: «La farei
entrare in vigore il 1 dicembre». Come detto, il centrodestra è assolutamente contrario. Addirittura l’ex
sindaco Gianni Alemanno, recuperando le paventate proteste contro il pedaggio sul Gra, ha dichiarato:
«Siamo pronti ad occupare i Fori se Marino li pedonalizza». Ci va giù pesante Fabrizio Ghera, capogruppo di
Fratelli d’Italia: «La corsia preferenziale più cara d’Europa finora non ha portato alcun beneficio alla
collettività, ma ha solo penalizzato i residenti e i commercianti». Addirittura, entra in gamba tesa Paolo
Bonolis. Il celebre conduttore televisivo dice la sua, come d’altronde stanno facendo molti suoi colleghi in
questo periodo: «Al sindaco Marino i romani avevano chiesto di coprire le buche, lui è partito dal Foro più
grosso, si chiama Foro romano, deve aver frainteso». Probabilmente il punto lo coglie Dario Rossin,
consigliere capitolino di Forza Italia: «L’unica pedonalizzazione di Marino che passerà alla storia sarà quella
degli utenti della metropolitana, appiedati da un trasporto pubblico indegno di una Capitale dopo gli anni di
amministrazione della sinistra».
Leggi l’articolo completo su
Ultima modifica: 16 Ottobre 2015