Firenze, 19/10/2022.

E’ stato rinnovato, presso la sede nazionale a Firenze, il Direttivo nazionale Uritaxi che, come da statuto, avrà una durata di cinque anni. 

L’assemblea nazionale, composta dai delegati regionali, ha così espresso il proprio voto:

Claudio Giudici viene confermato presidente nazionale all’unanimità.

Per la carica di vice-presidente vengono eletti Daniele Saulli (confermato) ed il presidente regionale Veneto Stefano Sella. 

Segretario generale diventa Ermanno Simiani (Emilia-Romagna).

Confermate le cariche di consigliere nazionale a Andrea Cappella (Umbria) e Giuseppe Mistretta (Liguria),  a cui si vanno ad aggiungere le nuove nomine di: Davide Avanzi (Piemonte), Tiziano Barchielli (Toscana), Ivo Speziali (Lazio), Antonietta Ottaviano (Campania) ed il vice-presidente uscente Fabio Leviani (Lombardia).

Riteniamo importante riportare alcune delle parole del presidente nazionale Claudio Giudici dette durante l’Assemblea nazionale:

Nel ringraziarvi per la fiducia nuovamente accordatami, tengo a sottolineare che la forza del sindacato deriva dalla forza del suo radicamento in tutto il territorio italiano. Abbiamo dato il nostro importante contributo in ogni battaglia storica dalla nostra nascita ad oggi. Contro l’art. 10 del ddl concorrenza che voleva Draghi e volevano le multinazionali, abbiamo letteralmente distrutto ogni menzogna su cui si fondava quella pretesa di stravolgere la l. 21/92. Siamo stati in Europa con interlocuzioni sia col Parlamento Europeo che con la Commissione Europea, abbiamo commissionato indagini di mercato che comprovassero la qualità del servizio taxi italiano. Tutto questo non sarebbe stato possibile se non avessimo avuto alle nostre spalle tanti tassisti che con un contributo irrisorio di un caffè alla settimana sostengono Uritaxi. Non chiediamo tanto, e rispettiamo quel poco che chiediamo investendolo nel miglior modo possibile. Ma quel poco che chiediamo, i tassisti devono avere il senso di responsabilità di versarlo perchè noi siamo un sindacato indipendente, fatto di tassisti per i tassisti e rappresentato da tassisti, che alle spalle non ha le finanze di confederazioni che possano sostenerci. Dunque, o ci sostengono i tassisti o semplicemente il nostro lavoro finisce e allora si vedrà cosa succederà poi… Sia chiaro, tutti siamo importanti e nessuno è fondamentale, e nella nostra attività sindacale è stato invece fondamentale e continuerà ad esserlo, il gioco di squadra con gli altri sindacati, perchè da questo gioco di squadra dipende poi l’unità dei tassisti italiani. Da questa unità dipende la nostra autentica forza. E’ per questo che ripudiamo l’ingresso delle multinazionali del settore, di iniziative economiche che invece che unire spaccano la categoria, di linee sindacali unilaterali che alla fine si rivelano solo figlie di interessi di parte. Noi lavoriamo per il tutto invece! E questo tutto è fatto da tassisti artigiani indipendenti, organizzati attraverso le loro strutture economiche indipendenti. Se l’ingresso delle multinazionali nel settore vi è stato, questo va combattuto non assecondato, e l’occasione della nuova compagine governativa deve rappresentare l’occasione per fare ciò! 

Circa il nuovo direttivo nazionale, voglio sottolineare il prezioso contributo dato da Fabio Leviani, persona speciale, di grande equilibrio ed esperienza, che ha chiesto di essere liberato dall’importante impegno della vicepresidenza dopo ben quindici anni. Per fortuna lo abbiamo potuto sostituire con un’altra grande persona, Stefano Sella, che ha fatto crescere il nostro sindacato in Veneto, come mai era successo prima. Sappiamo tutti dell’impareggiabile lavoro di Ermanno Simiani, sia in Emilia Romagna che a livello nazionale ed ogni parola che potrei dire non sarebbe mai abbastanza grata verso di lui. Andrea Cappella e Giuseppe Mistretta vengono confermati a premio del grande lavoro di costante presenza e diffusione del sindacato nelle città delle loro regioni. Gli ingressi nel direttivo nazionale di Ivo Speziali, Antonietta Ottaviano, Tiziano Barchielli e Davide Avanzi, daranno nuova linfa vitale, nuove sensibilità, un apporto di esperienza e credibilità di cui potremo fare tesoro.

Il quinquennio che ci aspetta dovrà portarci a riavvolgere parte del nastro. Abbiamo l’occasione per allontanare l’avanzata delle multinazionali, ossia di un modello che sarà fallimentare sia sul fronte del lavoro che di quello dell’utenza. Il tempo dimostrerà come lavorare per esse, seppur nell’immediato pare portare ricchezza, porterà poi alla perdita d’indipendenza e dunque di sostenibilità economica del lavoro. Non abbiamo mai visto multinazionali che fanno beneficienza e che abbiano migliorato la vita dei lavoratori, perchè il loro scopo è il profitto, ossia quel profitto che oggi è di chi lavora, e domani sarà in gran parte loro, lasciandoci al massimo le briciole.


Il Direttivo nazionale Uritaxi

Ultima modifica: 1 Novembre 2022