In queste ore i media ci rappresentano come una grande conquista per i consumatori la direttiva UE che vieta a negozi e commercio elettronico di riversare sul cliente i costi commissionali per il servizio di pagamento tramite carta elettronica, che è bene ricordare sia un servizio totalmente controllato dal sistema bancario privato, e non sia gratuito, ma generi costi per chi lavora.

Chi di voi (la banca) vendendo un prodotto (il pos) ad un intermediario (il commerciante), si è visto letteralmente donare per legge l’obbligo che quest’ultimo debba diffonderlo tra i consumatori, regalandoglielo? Pur non riguardando il settore taxi, che in quanto a tariffa amministrata già non poteva prevedere costi commissionali a propria discrezione, non è superfluo fare luce sulla cosa – tanto essa è una truffa all’intero sistema democratico – riprendendo i dati Confcommercio in merito alla diffusione dei sistemi di pagamento elettronici: in Italia (2,2milioni di pos installati), abbiamo già numeri sensibilmente più alti rispetto a Francia (1,5milioni di pos installati) e Germania (1,2milioni di pos installati), a dimostrazione che il commercio, già di propria iniziativa, offra un’ampia possibilità di pagamento tramite carta elettronica.

Quindi, già di per sé, di particolari coercizioni non ve n’era proprio bisogno. Dunque, questo divieto, non è tanto un favore ai consumatori, quanto un favore al sistema bancario che, almeno dal 2007-2008, quando, dopo circa un ventennio di tagli al Welfare, tutto d’un tratto si palesò come il vero dominus delle democrazie moderne, beneficiando di quei denari che per infrastrutture, sanità, scuole, pensioni, manutenzione stradale, parevano mancare, ma che invece, tutto d’un tratto, per quantitativi di svariati trilioni di euro, apparvero per i salvataggi bancari.

Crediamo che il consumerismo più accorto, non attento soltanto alla single issue del prezzo finale, ma anche alla complessiva armonia del sistema, dunque alla sicurezza del consumatore, all’ambiente, ai basilari principi di democrazia, e in generale alla responsabilità sociale d’impresa, colga che questa direttiva più che un favore ai consumatori, sia un odioso regalo al sistema bancario ed in parallelo una nuova tassa sul commercio.

 

Claudio Giudici Presidente nazionale Uritaxi

 

Ultima modifica: 16 Gennaio 2018