Quanto segue è una replica inviata al Corriere della Sera, e ripresa dal quotidiano, al commento di un cittadino che faceva un raffronto entusiastico tra i taxi di Madrid e quelli di Roma.

“Egr. direttore, ciò che dice il sig. Sestini sui taxi di Madrid è vero ma parziale. Madrid intanto è una eccezione tra tutte le capitali europee. Come densità taxi/abitanti, la capitale spagnola, insieme ad Atene, ha quella più alta. Ma Roma comunque ha un dato superiore a Parigi, Londra, Barcellona, Berlino, Bruxelles (dati Kpmg, 2017).  E questo, nonostante in Italia vi sia la più alta presenza di vetture private (fatto che ovviamente disincentiva l’uso del taxi) d’Europa. Secondi al solo Lussemburgo, il nostro Paese ha circa il 20% di auto per abitante in più di Spagna, Francia e Inghilterra e il 10% in più della Germania. Di converso, un traffico passeggeri aereo e ferroviario molto più basso dei diretti concorrenti. Tuttavia, ciò che non viene colto andando al di là della visione ristretta del consumatore, è che quell’esagerato numero di taxi a Madrid, genera criticità per il lavoro, per la mobilità in generale e per l’inquinamento. I tassisti sono talmente tanti che non mirano a sviluppare tecnologie di chiamata efficienti (al centralino non sanno spesso neanche l’inglese e le loro app non funzionano bene). Passano così il loro tempo a girare a vuoto in cerca di clienti, generando traffico e inquinamento (il 40% del tempo del taxi sarebbe così destinato, fonte IRU). Da un hotel o ristorante del centro, di fatto non fanno servizio di chiamata – tecnologia gratuita fornita in Italia direttamente dalle cooperative dei tassisti – perché è più veloce prenderne uno che ti passerà di fronte appena sei su strada. Ma tutto questo nel centro città. Fuori dal centro le cose sono invece un disastro:  proprio perché l’eccesso quantitativo di taxi ha disincentivato la produzione di tecnologie di chiamata, tanto più necessarie quanto più ti allontani dal centro città.

Claudio Giudici
Presidente nazionale Uritaxi”

 

 

 

Ultima modifica: 5 Giugno 2023