Un indice di gradimento molto elevato, pari all’85%, quello espresso dai cittadini bolognesi per il servizio taxi.
Lo rileva l’Istituto Piepoli, che nel mese di marzo ha effettuato 200 interviste a Bologna e 200 in quattro comuni limitrofi (Castenaso, Pianoro, Zola Pedrosa, Castelmaggiore). Dall’indagine, spiega Roberto Baldassari, presidente dell’istituto di ricerca, «risulta evidente come il livello di soddisfazione sia molto elevato e in linea con le ‘eccellenze’ di alcune grandi città italiane».

«L’utilizzo frequente del taxi, cioè almeno una volta al mese o più – prosegue Baldassari – coinvolge solo 2 bolognesi su 10, contro un 62% che dichiara di utilizzarlo raramente o in casi eccezionali e il 18% che non lo utilizza». L’utilizzatore tipo del taxi è uomo e ha un’età maggiore di 54 anni. Tra i motivi principali di utilizzo:  il collegamento per raggiungere la stazione (40%), altri servizi come posta, urp, presidi sanitari (32%), svago o tempo libero (24%), aeroporto (21%). Di media a Bologna il taxi arriva 4,3 minuti dopo la chiamata e nel 33% dei casi arriva in meno di tre minuti. Tra le zone della città più soddisfatte del servizio: Porto-Saragozza e Santo Stefano. I più soddisfatti tra i comuni limitrofi presi in esame sembrano essere invece i cittadini di Zola Predosa, seguiti da quelli di Castel Maggiore, Castenaso e Pianoro.

Per prenotare l’auto bianca la gran parte delle persone chiama il radio taxi (44,8%) o la colonnina del posteggio (27%), mentre ancora poco utilizzate sono le App. «Tra gli aspetti che potrebbero incentivare l’utilizzo del taxi, oltre all’aspetto economico che trasversalmente trova i favori di tutte le fasce d’età – sottolinea il presidente dell’Istituto Piepoli -, emerge nettamente la richiesta di tariffe predefinite, chiare e ‘senza sorprese’».

«L’indagine di un importante e pregiato istituto di ricerca quale l’Istituto Piepoli di Roma – dichiara Ermanno Simiani, presidente di Uritaxi Emilia Romagna – conferma quanto da noi sostenuto da tempo. Infatti, ad eccezione di particolari eventi, che vanno affrontati con la collaborazione di altre realtà cittadine, il gradimento dei bolognesi sul servizio reso è altamente accettabile. Con la nuova disposizione di turnazioni ed orari, la soddisfazione della clientela non può che migliorare e potrebbe rendere superflua l’emissione delle 36 nuove licenze che a breve saranno messe a bando».

«Quanto rilevato da Piepoli non ci meraviglia», afferma Claudio Giudici, presidente nazionale Uritaxi. «Sappiamo che il servizio taxi bolognese è uno dei migliori in Italia (85% di gradimento), sopra la già alta media italiana che dà un gradimento di 8 cittadini su 10. Quello che le amministrazioni in generale devono evitare è di misurare il servizio sui singoli momenti, invece che sulla loro globalità. Alla criticità di momento, infatti, si risponde con soluzioni temporanee e non con soluzioni strutturali, che rischiano di far saltare la sostenibilità economica di realtà che, sempre più rare in Italia, dimostrano essere delle eccellenze dell’imprenditoria italiana, nonostante i vincoli pubblici che gravano su di esse. Vorrei ribaltare il ragionamento con un suggerimento per la classe dirigente, locale e nazionale: si tuteli quanto più possibile le piccole imprese di questo settore. Per farlo le parole chiave sono: efficiente sistema infrastrutturale, corsie preferenziali in primis, e lotta all’abusivismo».

 

Bologna, 5 aprile 2018

Ufficio Stampa Uritaxi

Ultima modifica: 5 Aprile 2018