351-apEra ricercato dalle forze dell’ordine perché doveva scontare 4 anni e 8 mesi di reclusione, un cumulo di
pene per condanne riguardanti furti e rapine. È stato fermato ai Quattro Canti, dagli agenti della polizia
municipale, a bordo di una Ape calesse, il taxi per turisti. Salvatore Santoro, 59 anni, non aveva patente, né
autorizzazione a condurre il veicolo di pubblico trasporto, né altro documento.
Faceva anche da cicerone ai turisti. Gli agenti lo hanno portato in via Dogali, per accertamenti, in caserma
Santoro ha esibito una carta d’identità falsa. I poliziotti si sono insospettiti. Grazie al controllo delle impronte
digitali fatto nella banca dati della polizia scientifica il giallo è stato chiarito.
Ii vigili urbani sono risaliti all’identità dell’uomo: Salvatore Santoro non era più reperibile all’anagrafe
comunale dal 2003. Da quando erano iniziate le sue disavventure giudiziarie. Tra furti e una serie di rapine
di cui era stato protagonista, la polizia era risalita al suo ruolo attraverso testimonianze delle vittime e le
riprese di alcune telecamere.

 

Leggi l’articolo completo su
repubblica

 

 

Ultima modifica: 28 Ottobre 2016