Pubblichiamo integralmente questo articolo de Il Messaggero (https://www.ilmessaggero.it/mind_the_gap/uber_taxi_molestie_donne_francia_mind_the_gap-4904624.html?fbclid=IwAR2P5l3QMmz9vInNiuYvy_M8CrA8UseZKO8yfaIKpbuj2ArJjZHpR5LRLDg) perchè ribadisce, stavolta con un’esposizione diretta delle donne, quanto a più riprese avevamo meritato visibilità in base ai racconti della stampa internazionale.

In Francia è scoppiato il caso delle molestie sessuali che tante donne avrebbero subìto sulle vetture Uber. Commenti pesanti, domande inopportune, fino a contatti fisici e abusi. Si tratta di centinaia di testimonianze che sono affiorate grazie all’uso dei social e che hanno fatto immediatamente scattare l’allarme nazionale. Dai racconti emerge che le avance sono state fatte quasi sempre la sera, di ritorno da discoteche o ristoranti. In alcuni episodi viene raccontato di come l’autista Uber si sia trasformato diventando sempre più intraprendente, fino ad allungare le mani.

Uber, accuse di molestie da clienti per oltre 100 autisti negli Stati Uniti

Alle prime denunce ne sono seguite altre e poi altre ancora, fino a che il caso non è esploso con fragore su tutto il territorio portando alla creazione di un ashtag #UberCestOver su Twitter e su Instagram. Da quel momento, da parte delle donne francesi, è iniziato una sorta di boicottaggio nei confronti del servizio taxi prenotabile tramite una piattaforma e meno costoso del normale servizio taxi. Naturalmente il marchio Uber è passato al contrattacco sottolineando che si stanno prendendo le contromisure.

Ultima modifica: 16 Giugno 2021