taxi_stopPalazzo Vecchio alla guerra dei taxi: la delibera di giunta con cui sono state
annunciate cento licenze in più, 70 senza limitazioni mentre 30 temporanee e gestite direttamente dalle
cooperative, manda su tutte le furie sia la Cotafi che la Socota, che rappresentano le 654 auto in città.
Entrambe sono pronte alla mobilitazione e minacciano un blocco delle centrali radio con una conseguente
paralisi del servizio. Ma prima di arrivare a questo, si augurano che il provvedimento venga rivisto.
«Decidere mentre si sta dialogando è un atto di maleducazione oltre che profondamente scorretto». Non
usa mezzi termini Claudio Giudici, presidente della Cotafi e di Uritaxi Toscana, l’Unione di rappresentanza dei
tassisti italiani.

Lui, come gli altri tassisti fiorentini, si sente pugnalato alle spalle. Palazzo Vecchio con la
decisione-blitz ha detto addio alla concertazione: la settimana scorsa i rappresentanti delle due cooperative
avevano incontrato l’assessore allo Sviluppo economico Bettarini. Il tavolo portò a un nulla di fatto ma
perlomeno si gettarono le basi del dialogo programmando un secondo incontro che ci sarebbe dovuto essere
il 6 ottobre. «In più, solo poche ore prima della notizia dell’approvazione della delibera – prosegue Giudici – ho
avuto un confronto con l’assessore, ospiti di una trasmissione radio. Nessun cenno alla decisione presa. E’
stato un colpo basso, affondato nel momento in cui una categoria sta pagando per gli errori di
un’amministrazione comunale che non è riuscita a mettere a punto una vero piano di viabilità alternativa dopo
la chiusura con i cantieri». Tra i tassisti fiorentini serpeggia malumore. «Dal 2006 a oggi – riprende il
presidente di Uritaxi Toscana – ci sono stati 2milioni di turisti in più che per noi sono significati l’incremento di
1,4 corse in più a testa. Cifra ridicola. I ritardi e i disservizi sono dovuti ai lavori per la tramvia e ai cantieri
spesso deserti». L’ultimo aumento fu firmato dalla giunta Domenici nel 2007: sessanta licenze «gialle», non a
tempo pieno, che divennero complete nel 2011.

A distanza di quattro anni altre cento. «Questi sono attimi di
forte agitazione – attacca Giudici -. Il rischio è perdere il controllo della categoria. Per cosa poi? Per
l’ennesimo spot del decisionismo fine a se stesso, che cerca di distrarre la cittadinanza dai problemi reali che
sono sotto gli occhi di tutti. Per distrarre l’opinione pubblica da quelle che sono le vere cause del traffico in cui
si trovano ogni giorno i fiorentini, hanno fatto questo spot delle 100 licenze taxi con in mano lo scalpo dei
tassisti». Intanto la mobilitazione cresce e tra le iniziative che saranno promosse da entrambe le cooperative,
oltre al preannunciato blocco delle centrali radio, potrebbe esserci un presidio sotto Palazzo Vecchio e uno
sciopero il 2 ottobre, insieme a quello di Ataf. Ieri pomeriggio, intanto, le centrali telefoniche delle cooperative
di taxi «non stanno funzionando. E gira voce che quello che sta accadendo possa essere anche intenzionale;
stiamo effettuando tutte le verifiche necessarie a capire le ragioni di quanto avviene e, nell’ipotesi che sia
voluto, se questo possa integrare gli estremi dell’interruzione di pubblico servizio. Se così fosse, saremmo in
presenza di un atto molto grave».

Lo ha detto in serata l’assessore alle attività produttive Giovanni Bettarini.
Cotafi e Socota si alleano e fanno fronte comune contro queste «decisioni scellerate». «Bel modo di
governare – va dritto al punto Simone Giuliani, relazioni esterne Socota -. Siamo allibiti, sia come tassisti che
come cittadini: è davvero scorretto prendere delle decisioni mentre c’è una trattativa in corso e un dialogo
aperto, oltre che un incontro già fissato a breve». Per Giuliani «Palazzo Vecchio con questa mossa ha
dimostrato di non voler trattare». «Noi tassisti – conclude – siamo tutti uniti e a ore avremo un incontro per
decidere il da farsi».

 

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Ultima modifica: 23 Settembre 2015