554-txOrari flessibili, più mezzi disponibili per i clienti, meno piazze assediate dai taxi e meno gente in coda in
attesa. La battaglia degli orari delle auto bianche entra nel vivo. Il gruppo “Coordinamento dell’orario
flessibile” ha scritto una lettera alla sindaca Virginia Raggi e all’assessore ai Trasporti Linda Meleo per
chiedere l’applicazione di un’ordinanza, la n. 11 del 24 ottobre 2014 con cui l’allora sindaco Ignazio Marino
«approvava una nuova turnazione per il servizio taxi con orario flessibile». L’ordinanza stabiliva che,
denunciano i portavoce Maurizio Giordani e Piero Gambescia, «l’amministrazione comunale avrebbe
provveduto a rendere operativo il turno flessibile, cosa che non è avvenuta». Dietro quest’operazione però,
si nasconde una battaglia.

A fronte di questo gruppo di tassisti (un 10% potrebbe aderire subito)
ce n’è un altro disposto a tutto pur di mantenere i turni rigidi. Sono andati in scena «veri e propri boicottaggi
– raccontano -, come la scritta apparsa sotto il dipartimento dei trasporti “I turni taxi non si toccano”, che
hanno indotto a togliere ogni altro richiamo nelle ordinanze successive. Abbiamo continuato il nostro lavoro
come coordinamento, incontrando sindacati e dirigenti comunali che potessero supportarci. Parallelamente
al nostro lavoro è arrivata l’Autorità dei Trasporti (ATR) delegata dallo stesso articolo a svolgere una
funzione di controllo». Sono circa 8.000 i taxi che circolano nella Capitale, numero più che sufficiente per
garantire il servizio a cittadini e turisti. Ma lo scenario, è quasi sempre lo stesso: lunghe code di macchine
bianche ferme nelle grandi piazze, da Barberini a Cavour (spesso intralciando il traffico) o viceversa lunghe
file di clienti in attesa di mezzi che mancano. Senza considerare i picchi di illegalità, tra denunce e risse tra
tassisti stessi o peggio con i clienti. Così, da qualche anno, un nutrito gruppo di autisti si è organizzato per
mettere mano a questa situazione, portando avanti la battaglia sugli orari. Ad oggi, in città, si viaggia su
turni fissi (2 la mattina, 2 il pomeriggio, 2 la notte) stimati intorno alle 7 ore e mezza. «Sono turni vincolati e
rigidi – sottolinea il coordinamento – e se il lavoro si concentra in certe fasce non è possibile organizzarci per
svolgere il servizio al meglio. Il problema? Ostacoli interni». A Fiumcino, per esempio, è in vigore da tempo
il turno di 24 ore libere.

Durante la giunta Marino «abbiamo avuto un incontro con l’ex
assessore ai trasporti Esposito, che ci ha ascoltati. Ma poi siamo stati snobbati». Così hanno deciso di
scrivere al neo sindaco. Specificando che sul turno flessibile per i taxi si sono espresse a favore: la III
Commissione Permanente Politiche della Mobilità (19 marzo 2012); l’Antitrust, con un richiamo al sindaco
(25 maggio 2012); l’Assemblea Capitolina, con l’ordine del giorno 191 del 31 luglio 2014; l’Autorità di
Regolazione dei Trasporti, con diversi solleciti ad applicare l’art. 37 del d.l. 201/2011, l’ultimo del 5 febbraio
2016. «Dispiace costatare che, nonostante questi autorevoli interventi, il turno flessibile per i taxi ancora
non sia diventato realtà. Resta da capire se, in questa meravigliosa e bistrattata città, sia possibile
ripristinare il sacrosanto principio della legalità».

 

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Ultima modifica: 2 Agosto 2016