A distanza di nove mesi, stanno per uscire i nominativi dei vincitori del bando per le 15 licenze di taxi a Reggio Emilia. La vicenda era scoppiata nel marzo scorso, quando si era tenuto un braccio di ferro tra amministrazione comunale da un lato e il Ctr (Consorzio radio taxi) dall’altro: con i primi che intendevano liberalizzare per portare il numero dei taxi, fermi a vent’anni fa, al livello delle vicine Parma e Modena, innalzando da subito le auto gialle di 24 unità; i secondi che recalcitravano temendo un’inflazione del settore e ricavi risicati. Dopo diverse riunioni, si era pervenuti a un compromesso: 15 licenze subito, le altre 9 scaglionate nel tempo (per queste ultime è probabile che si andrà a fine 2017- inizio 2018).

In aprile era stato deliberato il bando pubblico e ora, espletate tutte le pratiche burocratiche, domani l’amministrazione comunale comunicherà la graduatoria dei 15 nuovi taxisti abilitati a incrementare l’offerta pubblica della nostra città. Una rivoluzione del trasporto salutata con favore dagli operatori tradizionali. «Finalmente Reggio avrà un parco taxi adeguato, nel periodo natalizio abbiamo avuto difficoltà a servire la clientela.

Quest’anno, a fronte di un auspicato aumento della richiesta, potremo potenziare l’offerta: nel fine settimana, nei festivi e nei notturni sarà meno difficile trovare un taxi – afferma Fabrizio Bigi, segretario provinciale del sindacato Uritaxi (unione radio taxi italiana) – l’entrata in servizio non sarà immediata perché la burocrazia ci mette sempre lo zampino: alla Motorizzazione a Reggio non eseguono più i collaudi, bisogna andare a Modena o a Parma, già intasate. E’ probabile che i taxi aggiuntivi saranno operativi dall’inizio di febbraio». Il Ctr mette le mani avanti, facendo opera di proselitismo.

«Il nostro auspicio come Ctr è che gran parte dei nuovi operatori aderiscano al Consorzio: attualmente sono 36 i tassisti, 34 nel consorzio e due fuori, in totale diventeranno 51 – prosegue Bigi – se aderiranno, i vantaggi per i nuovi operatori saranno numerosi: potranno contare su una organizzazione rodata, forniremo il know how e parte dell’attrezzatura, allestiremo corsi di formazione, mentre chi rimarrà fuori faticherà a guadagnare in modo adeguato. Noi siamo disponibili ad accettare tutti: a questo proposito faremo un incontro pubblico a fine mese aperto agli assegnatari delle nuove licenze. Chi è interessato si può informare telefonando al consorzio già da adesso». Al momento non è dato sapere se tra i vincitori ci sono persone provenienti da fuori provincia. «Questo è un punto interrogativo: nell’esame c’erano domande insidiose sulla toponomastica, quindi chi non era originario di Reggio può essere stato penalizzato. Sappiamo che hanno partecipato una decina di donne: speriamo che tra gli assegnatari ci siano anche presenze femminili, la nostra esperienza in questo senso è molto positiva». I nuovi tassisti potrebbero portare sul mercato le prime auto gialle elettriche: «Chi opta per l’auto completamente elettrica pagherà molto meno, perché la scaletta delle licenze è modulata in base alle emissioni inquinanti: se un veicolo a benzina costa sui 40mila euro, l’auto elettrica si ferma a 10mila – conclude Bigi – Sarebbe una bella novità.”
“Chiaro che andrebbero potenziate le colonnine di rifornimento».”

 

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Ultima modifica: 18 Gennaio 2017