L’incontro di oggi col Viceministro Nencini ed i tecnici del Ministero, è stato introdotto prendendo atto del sopravvenire di tre novità rispetto all’ultimo incontro di metà dicembre:

  • 1) il parere del 15.12.17 dell’A.R.T. all’A.G.CO.M. sui servizi di prenotazione del trasporto taxi di Roma e Milano, volto a deregolamentare il settore sia – a detta del Viceministro Nencini – passando da forme di trasporto privato, sia passando dall’inserimento del divieto alle clausole di esclusiva previste dalle forme imprenditoriali autorizzate dall’art. 7 della l. 21/92;
  • 2) la sentenza della Corte di Giustizia europea del 20.12.17 sui “servizi della società dell’informazione” (Uber);
  • 3) la condivisione da parte del M.I.S.E. della bozza contente i principi che dovranno guidare la redazione del decreto legislativo per cui il Governo ha ricevuto delega parlamentare.

 

Il Viceministro Nencini ha precisato che nonostante la chiusura della legislatura, sia comunque facoltà del Governo quella di procedere alla redazione del decreto.
Ha precisato altresì che il parere dell’A.R.T. non sia per esso vincolante, e che lo stesso non lo condivida in merito alla possibilità di aprire il settore alla figura del conducente privato non professionale; ritiene poi che la posizione governativa sia già rispettosa degli indirizzi emersi con l’ultima sentenza della Corte di Giustizia europea.

Permane invece la volontà del Governo, forte del parere non solo dell’A.R.T., ma anche dell’A.G.CO.M. e del M.I.S.E., di introdurre il divieto alla clausola di non concorrenza per gli organismi associativi del settore, così come quella di prevedere una territorialità regionale per il comparto del noleggio con conducente, tuttalpiù ricalibrabile regione per regione, in funzione di bacini ottimali operativi.

Onde evitare di disperdere il patrimonio di lavoro acquisito in questi mesi, il Viceministro Nencini propone alle rappresentanze del settore del trasporto pubblico non di linea, di lavorare da qui ad aprile (mese in cui presumibilmente cesserà effettivamente l’attività di governo) ad un protocollo d’intesa che possa ispirare la redazione del futuro articolato di legge.

Alla luce di ciò, pur ribadendo la nostra disponibilità al dialogo costruttivo, abbiamo precisato che sono per noi elementi insuperabili:

  • 1) l’eliminazione del divieto alla clausola di non concorrenza – tanto più oggi alla luce delle motivazioni addotte dalla Corte di Giustizia europea, che individuando come società di trasporto realtà come Uber -, che se mantenuto porterebbe al superamento di un principio del nostro ordinamento previsto per ogni settore dell’economia italiana, a tutela della tenuta di ogni compagine economica associativa, altrimenti sistematica preda dell’operatore finanziariamente più forte;
  • 2) il ribaltamento dell’idea del Governo di introdurre una territorialità regionale contenibile “al ribasso” verso bacini ottimali di servizio più piccoli, con una territorialità che partendo dai comuni porti all’individuazione, regione per regione, dei bacini ottimali di servizio più ampi.

 

Questo, per ovviare a facilmente ipotizzabili dinamiche di non intervento regionale che si avrebbero nel primo caso, col rischio che ogni vettore n.c.c. sarebbe concentrato ad operare nei centri cittadini più importanti, lasciando così scoperto il resto del territorio. Diversamente, con la nostra proposta, i comuni dovrebbero, come già avviene per il comparto taxi, individuare bacini di operatività ottimale, anche al fine di una razionalizzazione nella distribuzione delle forze di trasporto.

Condividiamo poi le idee provenienti da altre rappresentanze, sia di avere un “segnale” istituzionale con il ritiro dei procedimenti avviati dall’Antitrust nei confronti delle sei compagnie radiotaxi romane e milanesi, che invece che essere valorizzate come modelli di eccellenza imprenditoriale a livello europeo, sono allo stato attuale perseguitate su pressione diretta di multinazionali straniere che fanno letteralmente dumping tariffario, sia quella di avere un documento ad hoc, nelle more della promulgazione dell’articolato definitivo, che regolamenti le piattaforme.

A tal ultimo proposito, ci è parsa molto importante la possibilità avanzata, previo parere di fattibilità tecnica, dal Viceministro Nencini, di aprire a questo genere di ipotesi.


Loreno Bittarelli – Presidente Nazionale Unione Radiotaxi d’Italia (URI)
Claudio Giudici – Presidente Nazionale Unione di Rappresentanza Italiana dei Tassisti (URITAXI)

 

 

Ultima modifica: 9 Gennaio 2018