634-paUn parto precipitoso, così è stato definito dai medici del pronto soccorso capitolino cristo re di pineta sacchetti, quando si sono visti davanti una scena che non avrebbero mai immaginato: una mamma e la sua bambina, con il cordone ombelicale ancora attaccato, sdraiata sul sedile posteriore di Rovigo 5, il taxi 3570 che l’ha trasportata in fretta e furia.
Il mezzo più veloce per arrivare, ha pensato Andres quando è iniziato il travaglio per Maria, una coppia spagnola, lui ricercatore e lei occupata alla Fao, che non immaginava davvero di far vivere al tassista Gianluca, una insolita storia a lieto fine che ha trasformato per la prima volta la sua vettura bianca in una sala parto.
Siamo una categoria spesso bistrattata eppure, commenta il Presidente del 3570 Loreno Bittarelli, questo episodio conferma il ruolo sociale che i tassisti con le loro auto spesso hanno nella Capitale.
Ora Alaia sta bene, questo il nome della bimba, osservata dai neo genitori, dallo staff medico e anche sotto lo sguardo compiacente di Gianluca Rovigo 5, già ribattezzato ‘er ginecologo’ dai colleghi. “Signora ce l’abbiamo fatta, racconta il tassista 3570, ma quando mi sono girato, quasi non volevo credere ai miei occhi, mi scusi mi scusi, ripeteva lei in continuazione, ma sta scherzando, grazie a voi nella mia macchina è successa una cosa bellissima.

 

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Ultima modifica: 3 Ottobre 2015