Spetta agli Stati membri della Ue regolare i servizi dei trasporti, come i taxi, “rispettando il diritto alla creazione di impresa e alla non discriminazione”. Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue con delega ai Trasporti sul caso Uber, la società statunitense di servizio di trasposto automobilistico privato che ha presentato all’esecutivo Ue due lamentele formali contro la Francia e una contro la Germania, accusate di ostacolare i servizi offerti da Uber.
Una delle lamentale contro la Francia è esaminata dalla direzione generale Trasporti e non da quella del Mercato interno, ha spiegato il portavoce, che ha sottolineato che “non ci fermiamo di fronte alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie, ma la loro applicazione deve avvenire all’interno delle leggi esistenti” e nella regolazione dei servizi di trasporto “gli Stati membri giocano un ruolo importante”.
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Ultima modifica: 2 Aprile 2015