www.uritaxiUn tentativo di rapina piuttosto singolare, messo in atto in maniera «casereccia». Vittima un taxista, che non ha avuto troppe difficoltà, però, a scamparla e a far arrestare il suo sbadato aggressore.

Succede tutto venerdì pomeriggio: sono le 16 quando M.D.N., che da qualche tempo si trova in prova ai Servizi sociali, è fuori dal pronto soccorso dell’ospedale di Monza (dove è andato a farsi dare un’occhiata, non sentendosi troppo bene) e chiama un taxi per tornare a casa. Il tassista arriva e lo carica. «A Desio, grazie». Il viaggio è breve, ma si conclude in maniera imprevista. Quando si trovano nella zona del campo nomadi al confine con Lissone, il 33enne chiede di scendere. A quel punto il tassista chiede il pagamento della corsa. Ma ottiene la richiesta opposta: con fare minaccioso, il giovane intima di consegnargli tutti i soldi, o sarebbe stato peggio per lui. Ne nasce un litigio. Il tassista non si lascia intimorire ed escogita la strategia giusta: «Aspetta che prendo il portafoglio in auto», assicusa. Quindi risale, innesta la retro e riesce a scappare.

IL BALORDO prova a rincorrerlo, invano. Il tassista allerta i carabinieri. M.D.N. capisce che è il caso di cambiare piano e si allontana, a piedi. I militari ascoltano la testimonianza della vittima designata. Non hanno difficoltà a identificare lo sconosciuto, perché sul sedile posteriore del taxi ha dimenticato il certificato rilasciato dall’ospedale. Poco dopo lo trovano in un bar della zona, in chiaro stato di ubriachezza. Non lo portano subito via, però. Perché nel frattempo l’uomo ha chiamato l’ambulanza, affermando di sentire dei fortissimi dolori al petto. I carabinieri, per precauzione, acconsentono al fatto che venga portato di nuovo in ospedale, questa volta a quello di Desio.

Qui il responso è molto chiaro: a parte l’eccesso di alcol nelle vene, il 33enne non ha nulla. Viene quindi ammanettato, con la duplice accusa di tentata rapina e per non aver assolto agli obblighi imposti dalla prova ai Servizi sociali. Pertanto, viene portato al fresco, dove smaltirà la sbornia

Ultima modifica: 7 Novembre 2014