Non nascondiamo un certo stupore nel leggere le dichiarazioni del rappresentante Cna della categoria Noleggio con Conducente (N.c.c.), riguardo alla notizia apparsa oggi sui quotidiani fiorentini circa i controlli a tappeto che le autorità starebbero effettuando sugli n.c.c. in servizio nel Capoluogo toscano.

Non accettiamo infatti che una categoria come quella dei tassisti, da anni afflitta dall’annoso e mai risolto problema dell’abusivismo portato attraverso l’uso difforme di licenze n.c.c., venga non solo non tutelata, ma addirittura colpevolizzata di richiedere, soltanto a gran voce, che siano rispettate le leggi vigenti in materia di trasporto pubblico di persone.

A tal proposito auspichiamo che il Direttivo della Cna – N.c.c., se veramente ritiene che i controlli debbano essere effettuati, passi dalle parole ai fatti, evitando inutili proclami e avanzando inconsistenti illazioni circa la correttezza del lavoro dei tassisti livornesi, cosa che già si dovrebbe evincere dai primi verdetti giudiziari a riguardo.

Suggeriamo di verificare con assoluta trasparenza il numero effettivo di autorizzazioni individuate dall’Agenzia delle Entrate, in quanto se venisse confermato il dato di 4100 unità sul territorio nazionale, ciò cozzerebbe clamorosamente con il numero reale delle vetture N.c.c. circolanti, con tutte le annesse rilevanze di natura fiscale.

Da parte nostra mai come ora ribadiamo l’importanza di aver da tempo intrapreso un percorso di ripristino della legalità attraverso un’azione incessante su tutto il territorio nazionale di denuncia/diffida in decine di Comuni sparsi in tutto il territorio nazionale.

Un’azione che peraltro, teniamo a precisare, è stata condotta senza chiedere alcun contributo alla categoria dei Tassisti.

Concludiamo con un auspicio di collaborazione e non di attacco/difesa da parte della rappresentanza N.c.c. nei confronti delle rappresentanze dei tassisti, convinti che in ogni caso il voler far saltare il banco di ogni regola nel trasporto di persone, vada alla fine a creare grandi vantaggi e terreno fertile solo per tutto il mondo dei grandi capitali e della globalizzazione finanziaria, che da tempo premono insistentemente per parassitare anche il settore del trasporto di persone, forse ultimo esempio, e dunque baluardo, di un’economia produttiva e innovativa che trovi nel lavoro, nella perequazione e nella cooperazione i propri elementi di crescita, piuttosto che nella finanza e nella concentrazione globalista senza Stato, legge e precisa sede fiscale.

La recente indagine della Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato portata ai danni delle strutture radiotaxi, su esplicita richiesta di Mytaxi, di proprietà della multinazionale tedesca Daimler AG (Mercedes), ci dovrebbe far riflettere, oggi più che mai, su come sia conveniente per tutti i lavoratori del settore taxi ed ncc, intraprendere immediatamente un percorso comune e condiviso di RIPRISTINO DELLA LEGALITA’.

 

 

 

 

 

Ultima modifica: 13 Febbraio 2017