592-niGli assegnatari delle 70 licenze per taxi a trazione elettrica, meritano il sostegno delle forze sindacali. Ma come già facemmo in merito agli assegnatari delle ex licenze S, questo sostegno avverrà soltanto per far valere le caratteristiche che hanno contraddistinto questo bando, così come approvato dall’Assemblea generale dei tassisti fiorentini il 10 ottobre 2015. Noi, in coerenza con l’atteggiamento che avemmo per il precedente bando, ed in coerenza con la linea che sostenemmo a gennaio scorso verso l’Amministrazione – per il rispetto totale dell’accordo siglato direttamente col Sindaco Nardella -, ritroviamo ancora oggi, proprio in quell’accordo, la nostra stella polare.
Opportunismo e complottismo, che guardano al divenire delle cose prendendo a riferimento sempre i singoli passaggi che più tornino graditi, invece che l’intero film, non ci interessano. Ma per evitare questi, c’è bisogno di due paroline che il “relativismo di maniera”, ha completamente rimosso dal gergo e dalla pratica di vita: verità e coerenza.
In breve, così come lavorammo sia in Comune che in Regione, in tempi non sospetti, affinché la città e la tratta di collegamento con Pisa aeroporto (su questo cadranno tutti dalle nuvole, ma a tale riguardo ci sono degli impegni regionali), fossero infrastrutturate con colonnine elettriche per uso professionale, e così come lavorammo, prima, per la fusione delle due cooperative fiorentine in una nuova struttura che fosse dotata di sistemi di ricarica elettrica fast charge, poi, per la sola cooperativa desiderosa di andare in questa direzione, oggi possiamo dire, in perfetta coerenza con questo cammino lungo oramai tre anni, che il Comune deve rispettare immediatamente almeno questo secondo punto dell’accordo (il primo è stato l’aggiornamento tariffario), implementando la Città di quattro punti di ricarica veloce.
Diciamo questo, certi della coerenza e limpidezza del nostro lavoro, ma anche altrettanto certi che esso sarà terreno fertile per le ricostruzioni più fantasiose di chi è maestro nel distruggere ed a portare danno alla Categoria o alla propria cooperativa, ed invece allergico a costruire.
Chi pensasse, soprattutto nel Palazzo, che le colonnine Ducati dell’ex Ministro Guidi, possano fungere da appoggio a chi ne abbisogni per uso professionale, non sa davvero di cosa parla.
E questo lo diciamo, perché se come promesso, a febbraio/marzo l’Amministrazione avesse dotato la Città di colonnine di ricarica fast charge, oggi avremmo già avuto nella flotta – prima città in Italia – 15 taxi elettrici, per cui stava per essere investita una cifra di quasi mezzo milione di euro da parte dei tassisti. Quell’investimento, non fu fatto nonostante tutte le rassicurazioni provenienti dal Palazzo, perché “qualcosa” ci diceva che non potevamo fidarci se prima, “non vedevamo cammello”. Quella ragionata mancanza di fiducia, portò ad evitare un danno economico di tanti tanti soldi. Ma oggi, ci sono 70 persone pronte ad un investimento di circa 200mila euro, con mutui e case da ipotecare. L’Amministrazione sia rispettosa di questi futuri piccoli imprenditori e non li sottoponga al medesimo rischio di buco finanziario a cui stava sottoponendo una Cooperativa e la sua dirigenza, perché qui ci sono in ballo case e famiglie.

Claudio Giudici
Presidente Uritaxi Toscana

 

 

Ultima modifica: 4 Novembre 2016