Vi riportiamo gli interventi che il nostro sindacato, Uritaxi, per bocca del suo presidente nazionale Claudio Giudici e del presidente Uritaxi Lazio, Ivo Speziali, ha avuto l’occasione di poter fare a difesa dei tassisti italiani.
Primariamente sono doverosi i ringraziamenti a La7 e Mediaset, agli editori ed ai loro staff per l’accoglienza cordiale e professionale riservataci.

Le occasioni di intervento ci sono state utili per spiegare il nostro punto di vista e smontare narrazioni e dati che secondo noi inducono in errore gli ascoltatori. Si noterà che ogni qual volta i nostri rappresentanti hanno smontato i raffronti internazionali per come erano rappresentati, la replica diventava che o “i numeri non sono importanti” o “il punto è un altro” o sono stati continuamente vittime di interruzioni e sovrapposizione di voce degli altri ospiti (Boralevi su La7 col presidente Giudici, il direttore de Il Riformista Ruggeri su Canale 5, sempre con Giudici). Noterete che i così troppe volte rappresentati “arroganti, maleducati, prepotenti” tassisti (visto che tutti i nostri delegati locali, regionali e nazionali, sono tassisti) abbiano sempre lasciato parlare senza mai interrompere i propri interlocutori, nonostante macrospiche incongruenze tecniche e vere e proprie mistificazioni.
Purtroppo le trasmissioni partono sempre da una tesi precostituita, e lo scopo, al di là del vero, dell’evidenza (una inesistente coda di clienti a Termini definita, appunto, coda, mentre i taxi sono di attesa di carico, ed una coda a Fiumicino dove il primo cliente, per sua stessa ammissione, “generalmente” non attende, e stavolta sale sul taxi dopo 15 minuti… non un disastro insomma per essere in piena alta stagione di un anno eccezionale) è difendere quella tesi. Lo comprendiamo, ed è per questo che è importante poter intervenire per offrire un punto di vista diverso, che magari aiuti a cogliere meglio il vero grazie al confronto. Quindi crediamo che tutto questo, per quanto possa indignare i lavoratori del settore, se ben controbattuto con ragionamento e dati corretti, porti sia l’opinione pubblica che le istituzioni a capire almeno una parte della verità.
Preoccupante, invece, la contraddizione in cui è caduto il direttore Ruggeri nel momento in cui, visto che parlava di liberalizzazioni e concorrenza e del modello New York, gli è stato fatto notare che Uber sia diventato di fatto monopolista a New York, e per cui il direttore a quel punto ha replicato che non fosse un problema (!!!). Non capiamo: 40mila distinte partite iva come i tassisti, sarebbero a certo dire un “monopolio” (pur essendo chiaramente un ossimoro), mentre un monopolio di una multinazionale non è un problema?! Purtroppo però Ruggeri ha detto anche una cosa vera, seppur generalizzando, quando sovrapponendosi alla voce del presidente Giudici (che dunque non poteva sentirlo perché stava finendo il suo ragionamento) il direttore de Il Riformista ha replicato dicendo che i tassisti abbiano fatto un accordo con Uber (in realtà neanche il 15% dei tassisti ne fa uso), e questo è il fianco che ci ha scoperto quello che per noi resta uno scellerato accordo, più portatore di problemi che di soluzioni.

Di seguito tutti gli interventi televisivi che consigliamo a tutti di ascoltare attentamente, alla luce dei tanti dati citati a difesa del settore:

Dal minuto 44 direttamente da Mediaset, cliccando sull’immagine sotto:

Ultima modifica: 11 Luglio 2023