Sbagliati i numeri sui confronti taxi diffusi da alcune testate!

Grazie al confronto che l’Ufficio Studi Uritaxi ha potuto avere con le principali rappresentanze taxi d’Europa, abbiamo potuto aggiornare al 2023 la situazione dei taxi nelle principali città europee. Se ne evince che i dati diffusi da alcune testate nazionali, siano quanto meno fuorvianti. L’errore di fondo è primariamente quello di non considerare il corretto bacino di abitanti servito. Infatti, mentre in Italia il taxi è un servizio comunale, ed ogni città ha il suo servizio taxi, in città come Madrid e Atene il bacino servito è regionale, ed a Parigi riguarda quattro départments (Parigi, Hauts de Seine, Seine St Denis, Val de Marne, Val d’Oise). Senza considerare altri fattori che incentivano la richiesta di taxi, quali il flusso passeggeri aereo e ferroviario (ben più basso in Italia rispetto ai diretti competitor europei), o quelli che la disincentivano (come la diffusione del mezzo privato, per cui l’Italia detiene il record europeo dopo il Lussemburgo), se il numero dei taxi viene correttamente rapportato al bacino d’utenza di competenza, si confermano anche per il 2023 le parole di Kmpg, una delle più importanti società di consulenza globale, quando nel 2017 puntualizzò: “Il mercato italiano del servizio taxi è in linea sia per tariffa praticata che per numerosità taxi per abitante, con le principali città europee”. D’altra parte, al di là dell’eccezionalità di questa stagione estiva, che vede assommarsi in questo 2023 le cancellazioni degli anni della pandemia, anche il IV Rapporto annuale “Gli italiani e i taxi” presentato alla Camera dei Deputati da Uritaxi nel febbraio scorso, conferma un gradimento dell’83%, con l’88% degli italiani che dice di avere un taxi entro 6 minuti.

 

Ultima modifica: 17 Luglio 2023