Da Aosta e Milano a Reggio Calabria: taxi e tassisti d’Italia si danno appuntamento a Roma nella sede della Coop più grande d’Europa, la 3570, per protestare contro il colpo di mano tentato dalla I Commissione del Senato aprire di fatto il mercato del trasporto pubblico non di linea agli Ncc e ai nuovi soggetti Uber e Mytaxi.

Già provati dala crisi che ha ridotto il lavoro, i tassisti scendono sul piede di guerra, rivendicando il rispetto della legge 21 del 1992 che stabilisce la cosiddetta “territorialità”, il principio secondo il quale la partenza di ogni corsa deve avvenire nel comune di appartenenza e che le multinazionali in gara per risucchiare il mercato italiano, vorrebbero eludere.

L’Uritaxi sul piede di guerra
Scrivono i tassisti di Uritaxi: “Lo scorso mese di aprile 2016, abbiamo concordato con i rappresentanti del Governo (Mise e Mit), di far approvare dal Parlamento una Legge delega al Governo per il riordino del settore del trasporto pubblico non di linea di concerto con le Associazioni taxi e ncc. Conseguentemente, il Parlamento ha delegato il Governo a fare questo, ma, a tutt’oggi, nulla è avvenuto. Noi siamo dell’idea che lo scontro tra categorie taxi e ncc non porti a nulla di costruttivo per combattere l’abusivismo dilagante nel nostro settore e che sia necessario cercare linee condivise per riorganizzare il TPL non di linea. Ma non ci è mai stata data la possibilità di farlo. Oggi, con la solita proroga alle modifiche alla Legge 21/92 che regolamenta il nostro settore (emendamento Lanzillota), si è preferito rinviare ulteriormente questo dibattito, lasciandoci ancora in balia degli abusivi e dividendo ulteriormente le categorie taxi e ncc. E’ nostra ferma intenzione uscire da questa fase di stallo, che penalizza tutti noi e tende a lasciare il nostro settore in mano delle multinazionali che nel frattempo, approfittando delle nostre debolezze, vogliono impossessarsi del nostro mercato e del nostro lavoro”.La grande adunata delle auto bianche
“Abbiamo quindi indetto fin d’ora con alcune Associazioni lo stato di agitazione della categoria e per il prossimo mercoledì 22 febbraio alle ore 10:00 invitiamo a Roma, in Via del Casale Lumbroso 167, tutte le Organizzazioni del settore taxi a un’assemblea nazionale dei tassisti italiani, per creare, con tutti coloro che saranno disponibili, l’unità necessaria per lavorare uniti al tavolo col Governo in difesa del nostro lavoro”.

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Ultima modifica: 16 Febbraio 2017