www.uritaxiTolleranza zero da parte della polizia municipale di Cuneo sull’attività abusiva dei taxisti. Da maggio i vigili urbani hanno intensificato le verifiche sui venticinque titolari di licenza taxi nel capoluogo.

Sono state elevate 21 sanzioni, di cui tredici per mancata reperibilità notturna, tre per la mancanza di serigrafie pubblicitarie del numero unico di chiamata e cinque per mancato servizio, corsa acquisita senza numero unico o fuori orario. Tre sanzioni per violazione del regolamento sono state, inoltre, comminate nei primi giorni di gennaio.

«Le violazioni sono state confermate in sede di ricorso anche dal giudice di pace – spiega Stefania Bosio, comandante della polizia municipale del capoluogo -. Molti taxisti recidivi, in caso di nuove violazioni, rischiano la sospensione della licenza. I controlli proseguiranno, per tutelare sia la clientela con un servizio corretto e trasparente, sia gli appartenenti alla categoria che rispettano le regole». [mt. b.] Tolleranza zero da parte della polizia municipale di Cuneo sull’attività abusiva dei taxisti. Da maggio, con l’introduzione del numero unico di chiamata e del regolamento comunale che disciplina il servizio, i vigili urbani hanno intensificato le verifiche sui venticinque titolari di licenza taxi nel capoluogo.

Sono state elevate 21 sanzioni, di cui tredici per mancata reperibilità notturna, tre per la mancanza di serigrafie pubblicitarie del numero unico di chiamata e cinque per mancato servizio, corsa acquisita senza numero unico o fuori orario. Tre sanzioni per violazione del regolamento sono state, inoltre, comminate nei primi giorni di gennaio. «Le violazioni sono state confermate in sede di ricorso anche dal giudice di pace – spiega Stefania Bosio, comandante della polizia municipale del capoluogo -.

Molti taxisti recidivi, in caso di nuove violazioni, rischiano la sospensione della licenza. I controlli proseguiranno, per tutelare sia la clientela con un servizio corretto e trasparente, sia gli appartenenti alla categoria che rispettano le regole».

Fonte: La Stampa

Ultima modifica: 15 Gennaio 2014