712-txA gennaio i tassisti incroceranno le braccia contro l’operato del  Governo,  accusato  di non  difendere  il proprio servizio pubblico. Resta centrale per la rabbia dei  tassisti il  nodo dolente Uber.  Dopo tante proteste  il documento, sottoscritto oggi a Roma dalle numerose  rappresentanze sindacali della categoria,  punta il dito contro  l’esecutivo  accusandolo di  essere sensibile alle pressioni delle  lobbies che  operano per lo sdoganamento di quelli che vengono definiti “servizi abusivi multinazionali”.
Tra i punti della protesta vi è anche l’iniquo taglio del rimborso delle accise sui carburanti.
«Siamo stufi  di questa situazione e a gennaio contiamo di portare nelle vie di Roma oltre 40mila taxi» ha dichiarato Federico Rolando di Uritaxi. La manifestazione è prevista per gennaio ma non è stata ancora fissata una data. Intanto a Roma i rappresentanti dei tassisti rilevano un sensibile calo del lavoro (si parla anche del 30%)  per il clima legato alla paura di attentati Isis nei giorni  del Giubileo.

Fonte: nuovasocieta.it
Ultima modifica: 23 Dicembre 2015