La causa scatenante è sempre la stessa. L’emendamento votato insieme al decreto “Milleproroghe” e presentato dalla senatrice Pd, Linda Lanzillotta, che ha fatto slittare fino al 31 dicembre l’entrata in vigore delle misure che limitano i servizi di noleggio con conducente, che avrebbero creato uno sbarramento anche per le “app” delle multinazionali contro cui il Tribunale di Milano ha già sancito la concorrenza sleale.

I sindacati dei tassisti minacciano nuove iniziative di mobilitazione se entro il 30 settembre non sarà promulgata «una stringente regolamentazione che affermi la legalità nel comparto e normi le piattaforme tecnologiche che devono operare nel rispetto delle regole». Ad annunciarlo, al termine di un’assemblea del “p arl amentino” delle auto bianche a Roman, le sigle sindacali: Fast Tpnl, Fita Taxi, Federtaxi Cisal, Satam, Silt, Tam/Acat, Ugl Taxi, Unimpresa, Uti, Claai, Fit Cisl, Usb Taxi, Mit, Faisa Confsal, Casratigiani, Unica Taxi Cgil, Confcooperative, Confartigianato Taxi, Uri, Uiltrasporti e Uritaxi.
La minaccia di nuove proteste e una mobilitazione della categoria arriva dopo la nascita di diverse “app” per la gestione delle corse e l’utilizzo condiviso del servizio di trasporto pubblico, creando un concorrente anche alle più evolute applicazioni gestite da privati.

 

Leggi l’articolo completo su

 

Ultima modifica: 20 Settembre 2017